Verbale
riunione GdQ Chiesa Rossa
4
luglio 2013
Con questa riunione si
avvia l’argomento di discussione Comunicazione con i
Portavoce del MoVimento, scelto insieme nell’ultimo incontro
del Gruppo.
Presenti: Marialaura,
Stefano, Daiana
Marialaura: “Un
Portavoce 5 Stelle è chi comunica con i cittadini e, in teoria,
porta la loro voce nelle istituzioni: ciò vuol dire che dovrebbe
raccoglierne le istanze. Se pure i cittadini tendessero
spontaneamente a “delegare”, il Portavoce dovrebbe comunque
cercare di coinvolgerli, andando oltre (nel caso di un consigliere di
zona) il semplice invitarli ad assistere a un CdZ: dovrebbe invece
chiedere loro, ad esempio, di partecipare alle commissioni (anche se
poi questi non dovessero farlo), o di sostituirli in caso di sua
assenza. Questo nella nostra Zona non succede, mentre so che in altre
Zone (ad esempio la 9, la 6 e la 2) accade questo e addirittura di
più, quasi in un “eccesso” di cooperazione: settimanalmente gli
attivisti si incontrano a casa del consigliere, che non è mai solo,
in quanto si lavora sempre tutti insieme. In questo, Mattia Calise è
un esempio eccellente: parla dei suoi progetti sempre prima di
esporli in Consiglio Comunale, e si avvale concretamente del supporto
degli attivisti che lo circondano. E’ così che si fa! Invece in
Regione, per esempio, i nostri Portavoce hanno preso decisioni
tutt’altro che trasparenti, di cui non sappiamo proprio nulla. Per
questo credo che ci sia bisogno di un ‘codice di comportamento’
per tutti i nostri Portavoce.”
Stefano: “Sono
d’accordo con la necessità di condividere prima di agire. Mi
chiedo: quali sono le decisioni prese dalla Lombardia che noi non
conosciamo? Sarebbe utile saperlo… Per il resto, più che ai nostri
consiglieri io starei pensando ai nostri Portavoce più “in alto”,
in particolare a quelli che vivono negli ambienti ultimamente
interessati dalle espulsioni, che secondo me non sono a priori
qualcosa di positivo. Riferendomi agli ultimi avvenimenti, non credo
che espellere “sulla parola” prima del verificarsi di un fatto
concreto sia una cosa positiva. Almeno, sarei per garantire la
presenza di un numero minimo di parlamentari per votare un’espulsione
e, prima del voto, pubblicarla su internet per renderla nota. Anche
Grillo e il suo staff sono nostri Portavoce, dovrebbero stare attenti
a certe dinamiche.”
Daiana: “Condivido
quanto detto da Marialaura a proposito del ruolo che dovrebbero
rivestire i nostri Portavoce, e propongo anch’io una sorta di
“codice comportamentale” da rispettare, a qualsiasi livello; per
i nostri due consiglieri, in particolare, visto che di idee ne
abbiamo già diverse e ben chiare, si potrebbe stilare un insieme di
proposte da sottoporre loro in qualità di Gruppo, mentre per i
Portavoce più “in alto” ho difficoltà, almeno al momento, a
vedere come poter essere in contatto con loro. Quanto alle
espulsioni, l’ideale sarebbe elaborare un codice comportamentale
generale (o renderlo pubblico, se esiste già) e modificarlo/votarlo
sul sito nazionale, affinché davvero tutti gli elettori e
simpatizzanti sappiano sempre distinguere se un’espulsione è
giusta o meno e, eventualmente, esprimere il loro dissenso.”
Marialaura: “Aderisco
all’idea di Daiana di scrivere delle proposte per i nostri due
consiglieri di zona: lo faremo senza acredine, con lo spirito di un
lavoro di gruppo. Anche con i Portavoce più “in alto” si può
sempre essere in contatto, ad esempio chiedendo l’amicizia a un
senatore su Facebook. Riguardo alla recente espulsione della
parlamentare 5 Stelle, credo che sia stata giusta, in quanto con le
sue parole ha screditato il MoVimento facendogli fare una pessima
figura. D’altronde, se uno ha da dire, lo fa prima in seno al
MoVimento, non subito davanti alle telecamere come ha fatto lei!
Quando si è un Portavoce bisogna stare attenti, muoversi con
prudenza, a maggior ragione perché i media sono pronti a massacrarci
per ogni sciocchezza! Poi, saremo tutti d’accordo che chi non
rendiconta o non restituisce deve andare via e basta. Mi chiedo
quanti abbiano davvero restituito l’indennità parlamentare al
Restitution Day…”
Stefano: “Bisogna
espellere i parlamentari DOPO che si è scoperto che non hanno reso i
soldi, non prima! Ora che Grillo non è più solo un comico deve
stare attento a certe cose, pensare alle conseguenze: ad esempio, so
che un paio se ne sono andati via per solidarietà alla Gambaro.
Quando si accerta che qualcuno non ha restituito quanto deve, lo si
rende pubblico e si procede solo allora a votare l’espulsione.”
Daiana: “D’accordo
con quanto detto finora; se nell’ultimo intervento avevo detto che
non vedevo come poter essere in contatto con Portavoce “al di
sopra” dei consiglieri di zona, è solo perché con questi ultimi
possiamo un rapporto più diretto, più personale.”
Marialaura: “Trovo
che sia fondamentale mettere un po’ d’ordine (come ho già
espresso in altre occasioni) nei canali di comunicazione del
MoVimento, perché attualmente è un caos: ad esempio, per una
discussione come questa si utilizza di solito PBWorks; quest’ultimo,
insieme al Meetup Milano e Lombardia e alle pagine di Zona sarebbero
più che sufficienti, il resto si può eliminare!”
Stefano: “Vorrei
spezzare una lancia in favore dei nostri consiglieri e del loro
lavoro: sembrerà poco, ma recentemente grazie a D’Apote è stato
rimesso un orologio pubblico in Cassoni, e Toscano mi ha proposto
personalmente di partecipare a commissioni, oltre a impegnarsi
notoriamente molto.”
Daiana: “Confermo
il mio apprezzamento nei confronti dei nostri consiglieri, che
portano avanti progetti (come quello sull’amianto) che, se non
fosse per loro, probabilmente nessun altro prenderebbe a cuore.”