giovedì 15 novembre 2012

Umbria: verbale del 15 novembre 2012


Presenti:
Lorella C.
Paolo A.
Giovanni L.
Alex P.

Al tavolo di lavoro si discute del problema di “Mantenere viva la partecipazione ai Gruppi 5 Stelle

Lorella
  • l'altra volta aveva fatto il paragone con l'insegnamento
  • l'insegnante fa sì che lo studente si attivi
  • mettendo assieme la sfera personale, anche la discussione è rilevante
  • se uno si trova a discutere di cose che non lo interessano, perde entusiasmo
  • all'interno dei varii gruppi, alla fine dell'incontro si dovrà stabilire l'argomento del successivo incontro

Giovanni
  • c'è anche un discorso di competenze
  • nel momento in cui si dovesse parlare di cogenerazione, probabilmente potrei dire delle stupidate, perchè non ne so molto
  • in un gruppo deve esserci qualcuno che ci capisce e ci lavora
  • se i gruppi sono a tema, qualche specialista ci vuole
  • per me potrebbe essere utile parlarne, ma ci vuole qualche tecnico
  • a livello nazionale lo avranno senz'altro fatto, perchè i punti del programma sono ragionati
  • non ho capito come si svolge a livello di politica vera
  • una volta che uno opera in regione o in parlamento, quando si devono trattare temi specifici (centrali, ecc.) chi li paga gli esperti?

Lorella
  • nei gruppi con gli studenti:
- si vuole che tutti gli studenti partecipino
- nei diversi gruppetti lavorano sempre gli stessi
- è inutile farli intervenire forzatamente, perchè così se uno non vuole parlare, si irrigidisce di più
  • se io sono venuta ed ho discusso di cose per cui mi sono sentita inadeguata, la volta dopo, se non so in anticipo di quale argomento parliamo, non ci vengo più
  • più che la scansione temporale per ciascuno, è meglio parlare per meno tempo ed intervenire quando si ha un'idea

Alex
  • il tempo contingentato ha la sua ragione d'essere nel concetto stesso di uno-vale-uno del M5S. Tutti devono ricevere le stesse opportunità di esprimersi
  • l'intento che ci ha animato finora, si può concretamente realizzare con un gruppo grosso di cittadini, perchè in quelle circostanze si possono trovare molti temi che possono interessare molti componenti del gruppo
  • per affrontare questi temi, il gruppo viene diviso in sottogruppi


Paolo
  • è evidente che uno può anche saltare il turno e non intervenire quando tocca a lui
  • se il gruppo è ristretto, si può fare un giro veloce
  • con piccoli gruppi è molto probabile che siano ristrette le competenze
  • uno fa un intervento su ciò che conosce
  • è più utile stare a capire quali sono le competenze di ciascuno e su quelle intervenire

Lorella
  • se uno degli argomenti non discussi è, ad es., di Giovanni, allora è meglio specificare che la volta dopo si discuterà del suo
  • è un indice di considerazione per l'altro

Alex
  • l'obiettivo di questi verbali deve essere quello di servire a redigere un documento finale di cause dei problemi e ricette dei cittadini per risolverli,quindi devono essere sviluppati nel giro di qualche incontro
  • se si vuole dare continuità al lavoro, non si può stabilire che la volta dopo si parlerà di altro

Lorella
  • torno sul patto
  • se noi torniamo a discutere degli interessi di tutti, si può fare un patto
  • si possono fissare gli argomenti e almeno fino al loro completamento il gruppo continuerà a riunirsi
  • in tal modo non si spezza il lavoro da completare, ma si fissa comunque un obiettivo per la problematica che interessa qualcuno dei partecipanti

Giovanni
  • mi incuriosisce capire il funzionamento del blog, ma chi tira le somme?
  • Ci sono cose molto sensate, ma anche stupidate paurose
  • ci deve essere un coordinatore
  • capisco le motivazioni di trovarsi prima delle elezioni (il programma). Pensando all’utilitità di continuare a trovarsi dopo, una proposta può essere mantenersi informati di quali decisioni di governo ha preso il MoVimento e della loro ragione
  • ad es. in regione Lombardia abbiamo lottato per questo, e quest'altro
  • una volta che noi siamo lì sarebbe interessante capire cosa si sta facendo
  • come il vecchio pci, dove le persone andavano in sezione a discutere di politica per essere informati su quello che avveniva

Alex
  • il MoVimento non informa, ma cerca di essere informato direttamente dai cittadini a differenza dei vecchi partiti che calavano dall'alto
  • le tematiche elaborate dai cittadini dovranno servire per controllare il “portavoce” eletto, che dovrà metterle in pratica

Lorella
  • al primo incontro spiegate anche il senso di cosa farà il gruppo?
  • Allora su quel programma deve essere impostato il patto

Giovanni
  • Sempre parlando di esperti......se uno fosse consigliere regionale e dovesse ragionare su Expo
  • io potrei dare un giudizio sull'Expo, ma dovrei interpellare parecchie competenze per dire cose sensate
  • come si fà a fare un forum su una cosa senza inquadrarla correttamente?

Paolo
  • per quanto riguarda il metodo che usate, non ci sono blocchi nell'intervento, le persone sono spinte a parlare con la consapevolezza di non essere interrotte
  • sono indotte a pronunciarsi anche persone che non hanno competenze specifiche su un argomento, pero` hanno concetti, anche se non vanno in profondita` sulla conoscenza dell'argomento

Lorella
  • con i ragazzi il patto funziona
  • se noi ci prendiamo un impegno, lo prendiamo uno rispetto all'altro, quindi il collante e` questo patto tra gli individui
  • il patto si sviluppa quando all'inizio ti trovi con il gruppo appena convocato, che risulta piu` numeroso, lo si costruisce assieme
  • bene, questo deve essere un gruppo che porta alla costruzione di qualcosa, perche` ha le finalita` che ha detto Alex
  • come ci si organizza? Come si fa a portare a termine quell'obiettivo?
  • Costruiamocelo noi, non fuori. Se l'obiettivo e` arrivare a redigere questi documenti, come lo facciamo?
  • allora pero` ci prendiamo l'impegno guardandoci in faccia nel momento che ci siamo tutti

Alex
  • in quel momento, allora non puoi imporre un metodo come quello che suggeriamo noi di parlare 4 minuti senza essere interrotti, uno alla volta, perchè uno-vale-uno, ecc.

Lorella
  • coi ragazzi funziona, cioe` se tu li responsabilizzi, cioe` dài loro la responsabilita` del funzionamento del gruppo, e non devi tenerla tu, questo gruppo deve funzionare, deve arrivare a produrre secondo gli obiettivi prefissati
  • allora gli si chiede "siam d'accordo su questa cosa?"
  • a questo punto loro dovrebbero dire di si`, perche` se no perche` sarebbero venuti?
  • se e` cosi`, allora come facciamo a fare in modo che raggiungano l'obiettivo?
  • Li si deve mettere di fronte alla necessita` di decidere se prendersi carico di questa cosa
  • mi e` capitato di tenere un corso in una nuova scuola a Brescia, a titolo gratuito
  • i ragazzi erano abbastanza piccoli (14 anni) e in quella circostanza alcuni hanno scritto su un banco, con conseguente strigliata della preside
  • allora io gli ho proprio detto: "scusate, ma io che cavolo vengo a fare?", io impegno il mio tempo se vogliamo cotruire un modello di una scuola diversa, se no, se devo insegnare sto a casa mia, perche` il mio tempo e` il mio tempo, che sto dedicando a un progetto comune, che
    abbiamo deciso di fare assieme
  • questi sono ragazzi di 14 anni, e tuttavia e` cambiato completamente il nostro rapporto
  • io gli ho detto: "io non vengo piu` allora" e mi hanno risposto di no, perche` ci tenevano, ma se non costruiamo una cosa assieme io non ci vengo piu`, perche` per insegnare non ho bisogno di venir qui, ho le mie classi
  • in quel caso loro si sono sentiti partecipi singolarmente di quel progetto e quindi responsabilizzati, anche verso di me

Alex
  • era anche interessante approfondire quello che dicesti una volta, di fare volantini di invito pubblico a tavoli di lavoro su problemi specifici, da trattare durante l'incontro, in modo che solo chi era effettivamente interessato (a quell'argomento) si presentasse, cioè senza correre il rischio di invitare cittadini e di non poter parlare dei loro problemi per scarsità di adesione ad una certa tematica