Argomento:
Ambito, Struttura e Strategie dei Gruppi 5 Stelle.
Incontro
presso l’Harry’ Bar in zona Bicocca, all’incontro partecipano
anche due del gruppo di Piazza Istria, si decide per il futuro di
provare a fare gli incontri insieme, quindi il gruppo diviene del
quartiere Bicocca/Istria.
Presenti:
Michele, Filippo, Giulio, Susanna, Andrea, Antonio (consigliere di
zona 9), Renato
Michele:
(procede con un riassunto delle modalità con cui si svolgono gli
incontri del movimento)
Ricorda
il banchetto di raccolta che si terrà in zona 9 (mostra volantino
dell'evento)
Ricorda
le prossime elezioni x cui occorre scegliere dei consiglieri da
candidare, sul sito di Milano ci sono le modalità e le candidature a
disposizione.
Vista
l'assenza di argomenti particolari si farà un giro, con 1 minuto a
testa, per decidere gli argomenti da trattare.
Michele:
Economia, cosa ci aspetta. Euro non euro e come uscire dalla crisi.
Filippo:
Crisi economica, interventi fatti fino ad ora e risultati prodotti.
Giulio(detto):
Economia, lavoro, sanità e l'impatto delle microcriminalità.
Soprattutto lavoro.
Susanna:
Salute.
Andrea:
Economia.
Antonio:
Amianto in zona, riprese video del consiglio di zona.
Renato:
(cita una mail ricevuta da Sem P. e le difficoltà trovate nel
rispondergli) quindi ambito per i gruppi 5 stelle, locale o
nazionale? In sostanza: ambito, struttura e strategia.
Si
decide di parlare di ambito struttura e strategia.
Renato:
Per realizzare cose concrete occorre esperienza, Forse servirebbero
dei tecnici , degli esperti per ogni settore, quindi un governo di
tecnici. Propone Medici x la sanità, Ingegneri per le
infrastrutture, ecc ecc. Sulla strategia forse occorrerebbe sentire
cosa stanno facendo gli altri gruppi in Italia e collegarli x un
lavoro coordinato e integrato.
Michele:
Mi sembra rischioso affidare tutto ai tecnici il rischio è che siano
troppo chiusi. Forse si potrebbero creare dei gruppi misti che
abbiano più competenze al loro interno. Questo a livello centrale,
ma come si calerebbe nel livello locale? Forse creare un database che
permetta di creare una struttura organica che consenta l'interazione
fra gruppi.
Filippo:
Ho sentito parlare tanti politici, ma poco di soluzioni concrete. Se
ci sono esperti nel movimento bene, altrimenti c'è un altro modo, si
potrebbe fare una riunione a livello cittadino x invitare Landini,
che ora pare stia stringendo un'alleanza con il movimento degli
studenti. Secondo me una persona così ci potrebbe aiutare a definire
delle proposte e potrebbe essere un buon interlocutore per noi.
Giulio:
Il consenso che stiamo raccogliendo è una spada di Damocle. Il
nostro è un movimento di poco esperti al momento è sufficiente fare
cose facili, ascoltare la gente. Vedere che problemi ci sono in ogni
ambito quindi far andare quello che va e migliorare quello che non
va, dare delle indicazioni ai legislatori. Ad esempio nella sanità,
si parla tanto di costi ma non si parla delle conseguenze sui
pazienti, vedi ad esempio il Galeazzi. Da quando è arrivato
Formigoni, operano il più possibile, anche senza necessità, per
lucrare i rimborsi regionali.
Susanna:
Mi collego al discorso di Renato, ritengo che questa oggi sia la
domanda che si fanno I cittadini nei confronti del movimento: “dov'è
la struttura?” a chi ci si deve appoggiare? L'altro incontro a cui
ho partecipato mi ha chiarito alcuni dubbi: l'idea del portavoce mi
piace molto, ma il portavoce deve anche saper fare. Le strutture da
Gestire sono complicatissime, occorre gestire il pregresso e intanto
cambiare direzione. Abbiamo allevato una pletora di leghisti, anche
loro partivano da zero.
Andrea:
I tecnici sono pericolosi, ci vogliono dei politici che diano degli
ordini ai tecnici. I tecnici finirebbero per fare gli interessi dei
loro amici o a prendere ordini dai banchieri. Abbiamo già visto cosa
fanno I governi tecnici, vedi il governo Monti.
Dobbiamo
arrivare al governo con già dei piani precisi, pochi idee precise.
Se,
come credo, arriveremo secondi, dovremo fare la nostra parte e
seguire le nostre priorità anche se non abbiamo la maggioranza.
Antonio:
Io come altri del movimento, siamo volontari. Io ci metto l'impegno e
l'attenzione ma le soluzioni vere sono difficili da creare. Noi
facciamo politica part time.
Non
è che gli esperti non esistono, ma ora I tecnici sono pilotati verso
interessi privati.
Quelli
che verranno eletti avranno tutto il tempo per occuparsi della cosa
pubblica, magari accedendo a degli esperti per le soluzioni di
dettaglio.
Renato:
Colpito da intervento di Antonio. In ogni caso, se andiamo al governo
poi ci avvaliamo di tecnic, intesi come specialisti, gli attuali
“tecnici” in realtà sono esperti di finanza. Comunque gran parte
del lavoro non necessita sempre di specialisti. L’importante e che
le persone elette siano oneste, poi queste persone chiederanno
consigli agli esperti che li aiuteranno, ma intanto indicano la
direzione del lavoro da fare.
Michele:
Quello su cui dovremo lavorare sono gli amministratori della cosa
pubblica. Attualmente vengono messi a capo delle strutture pubbliche
persone che hanno la tessera giusta invece servono tecnici con
esperienza vera sul settore particolare. Se il politico è attento ad
ascoltare il cittadino può indirizzare il tecnico che a questo punto
viene messo a capo di una struttura. Quindi il politico avrebbe
funzione di controllo verso I gestori delle funzioni pubbliche.
Occorre verificare gli stipendi e rendere I redditi pubblici.
Filippo:
Voi conoscete degli esperti nel movimento? Perché più che tecnici
ci occorrono degli esperti. I tecnici sono dei politici mentre a noi
occorrono degli esperti. Quindi occorre avvalersi di esperti che
siano alternativi a quelli esistenti. Otre agli esperti del movimento
ne occorrono anche altri, che abbiano degli indirizzi politici
diversi da quelli esistenti. Ho seguito Landini in TV è un
sindacalista e mi piacciono le sue posizioni.
Giulio:
(replicando a Filippo) La TV come fa pubblicità ad una bottiglia
d'acqua la fa ai politici, quando ci mostra tanto qualcuno è perché
vuole farcelo “comprare” ovvero votare. (Spiega come funziona la
cassa-integrazione). Ho le prove che il sindacato rallenta di
proposito le procedure di pagamento, con I sindacati io ci andrei
molto cauto.
Susanna:
Non ci sono solo i sindacati confederali, ci sono anche quelli che
lavorano in sordina e che funzionano. Se devo pensare a me, per la
mia formazione io sono un tecnico, secondo me chi può portare aiuto
deve essere uno che conosce la materia.
Ora,
il movimento avrà un progetto no? (Michele: il progetto è dare
potere ai cittadini)
Ok,
ma se ci sono le indicazioni ci dovranno essere dei cittadini che
sostengono il programma che comunque dovrà essere scritto. In ogni
caso il controllo delle persone che manderemo la ci dovrà essere.
Andrea:
Oggi occorrono delle scelte rapide. Come altri paesi moderni con
pochi parlamentari, dove è il presidente che alla fine prende le
decisioni importanti. Oggi tutti dicono che c'è la crisi ma nessuno
dice perché. La crisi non è venuta giù dal cielo, è stata creata
dalle persone per uno scopo.
Chiedono
austerità poi guardi I loro conti e hanno dei conti altissimi.
Antonio:
Certo che le persone elette si muoveranno secondo I principi del
movimento.
Le
decisioni importanti le deve prendere il popolo e non una persona
sola, altrimenti è una dittatura.
Oggi
al comune di Milano si trovano ancora più in difficoltà perché
hanno mandato a casa i vecchi dirigenti, che per quanto erano
strapagati mandavano avanti la baracca, mentre oggi si trovano con
dei manager con la tessera di partito ma completamente incapaci di
lavorare. Allora sarebbe meglio il “reddito garantito universale”,
almeno queste persone continuerebbero a non fare nulla, ma lo
farebbero a casa loro, lasciando il posto a chi invece vuole
lavorare.