martedì 7 maggio 2013

Piola: verbale incontro del 7 maggio 2013 (tavolo "Lambro")


Considerato il numero di presenze si è ritenuto opportuno suddividerci in due gruppi e di seguito la relazione dei partecipanti alla discussione circa l’argomento : LAMBRO

Marco B.
Alessandro N.
Fabio
Guido
Massimo Carlino
Mariagrazia O.
Emanuela M.

In questo gruppo si è scelto di trattare l’argomento LAMBRO – 

Guido – si tratta del fiume più inquinato d’Europa. Non si vuole assolutamente disinquinare, tempo fa sono stati intrapresi dei lavori per chiudere alcuni scarichi ma sono stati interrotti perché erano finiti i materiali e non hanno più proseguito per terminarli. Se uno si mette dove c’è la cascata si possono sentire gli effetti delle sostanze chimiche rivenienti dagli scarichi delle lavanderie . le analisi dell’acqua del lambro non sono mai state viste da nessuno , mai state rese pubbliche. Le informazioni non possono essere neppure reperite dai canali internet. 

Fabio – io so abbastanza poco e mi interessa il tema perché lo frequento e lo schifo è evidente solo alla vista. E’ un vero peccato perché Milano è una città devastata dall’inquinamento. Io viaggio molto per lavoro ma francamente le capitali europee non sono pari a Milano come inquinamento. Io lavoro per un’azienda software e ci sono persone che mi hanno raccontato che il lambro riusciva a cambiare colore a causa degli scarichi aziendali posti lungo il percorso che riversano materiale inquinante. Animali non ce ne sono tanti e nel punto della cascata si può rivelare il sentore delle sostanze inquinanti.
Bisogna capire a chi spetta la gestione del fiume. Come si fa capire a livello di analisi lo stato del fiume, ci sono interventi pianificati? O è la solita gestione italiana per cui nessuno si occupa della materia? L’acqua è vita e dipende da noi non possiamo distruggere tutto, dobbiamo trovare dei modi per bloccare questo scempio.

Maria Grazia – voi avete detto cose che mi fa piacere sentire e non ho mai trovato nessuno con cui condividere questa tematica. E’ un argomento che accomuna tutti. Io ho fatto un lavoro lungo su questo argomento che poi presenterò. In questa mia ricerca ho contattato anche i responsabili dell’arpa che hanno trovato difficoltà nell’esercizio delle funzioni di controllo; oltre a un vigile disponibile che mi ha raccontato : una volta erano pronti per la verifica degli scarichi non consentiti dalla legge e sono stati bloccati da chi aveva potere decisionale in materia
Lo scoraggiamento di questi lavoratori che hanno subito questo comportamento non ha consentito loro di rispondere alle richieste di chiarimento dei cittadini.

Domenico – una testimonianza: hanno fatto un concerto con la promessa che avrebbero provveduto a ripulire le acque del lambro. A Monza stanno facendo il depuratore nuovo che consente di ripulire le acque.

Alessandro – per via del progetto che sto seguendo (recupero del mulino a Tigullio?) ho parlato con i responsabili della rete idrica . Sono venuto a conoscenza di un progetto che si sta cercando di realizzare a Mercallo dove c’è un lago molto inquinato (Monate). Il progetto prevede la realizzazione di un filtro di depurazione (fitodepurazione),. che consente di risolvere il problema di inquinamento favorendo nel contempo la creazione di un parco vivibile.
Si potrebbe risolvere il problema con questo metodo contribuendo a creare anche un fenomeno paesaggistico che ne consenta l’utilizzo da parte dei cittadini. Una soluzione vantaggiosa sia economicamente che paesaggisticamente .
L’altra possibilità è utilizzare dei sistemi ad alghe che creano biomassa e depurazione, creando così anche una centrale a biomassa. Sfruttando fenomeni naturali si possono ottenere risultati soddisfacenti.

Manuela – io mi occupo di musica ma mi piace l’ambiente l’unica cosa che posso dire in questo momento è riferita all’episodio che si è verificato nel 2010 con la fuoriuscita di petrolio nel lambro . In quell’occasione e’ arrivato il wwf che ha sgrassato gli animali coinvolti dal disastro. Io potrei risalire tramite il wwf alle analisi chimiche delle acque per poter vedere in che stato si trova l’acqua.Bisognerebbe riuscire a capire cosa c’è in questo fiume.

Marco – io mi rifaccio a quello che diceva Fabio portando i bambini al lambro. Io ho visto che c’è più conoscenza di questo problema di quello che pensavo. Raccogliamo più dati possibili mettendoli in comune e con Bedori cerchiamo di capire cosa si può fare per portare questo argomento, con una certa sostanza, al CDZ. Domenica c’è un banchetto raccolta firme per il referendum di milano deliberativo potremmo utilizzarlo per informare circa iniziative a favore del lambro. Mettiamo in comune le conoscenze e coordiniamoci con Patrizia per portare avanti le nostre istanze.

Massimo – parlo della parte di lambro che conosco dalla parte della montagnetta dove si riversano le acque in caso di uscita dal letto del fiume . Per quanto mi possa ricordare le acque sono di competenza del demanio del po che ha sede a milano ; perciò bisognerebbe chiedere resoconto al diretto interessato. Bisognerebbe sapere se si può creare una zona depurabile o depurata. Noi dobbiamo cercare queste cose e tramite i nostri consiglieri cerchiamo di dare una soluzione effettiva al problema. Magari ci sono già dei comitati sull’argomento, bisognerebbe conoscerli e provare a interagire per avere informazioni e trovare una soluzione molto più rapida. 

Guidoprimo passo da fare: dobbiamo individuare che veleni ci sono; secondo passo: interpellare il sostituto procuratore con denuncia . In questo modo la richiesta non viene rimbalzata e questo interpellato, dopo attente analisi delle acque e dopo un effettivo riscontro del problema va da chi è responsabile sulla tratta del fiume e chiede resoconto applicando sanzioni , oltre alla richiesta di risoluzione del problema. Vi riporto l’esperienza che ho vissuto con la soc. Brivio che faceva bagni di decapaggio delle barre vicino a casa mia e i fumi arrivavano alle case e dopo segnalazione al procuratore questo è intervenuto e ha fatto rispettare immediatamente le norme.
A San Giuliano volevano mettere un depuratore per risolvere il loro problema. Insieme all’analisi dell’acqua occorre raccogliere le firme per dare corso all’iniziativa.

Fabio – il primo passo è recuperare la documentazione a supporto, e ci sono due canali che possiamo utilizzare, tramite l’azienda che nel 2010 ha pulito gli animali dopo lo sversamento e poi andiamo a vedere i comitati di lavoro e anche i cinque stelle.
Oggi non ci sono controlli e in questo modo noi dobbiamo costituire la massa critica per evidenziare queste problematiche.
Per essere efficaci però dobbiamo essere in grado anche di interagire con altri partecipanti ai gruppi e quindi dobbiamo avere a disposizione dei mezzi che ci consente ottenere questo obbiettivo.
Il lambro è un caso che denota commistioni di poteri che hanno una potenza incredibile, come denunciano i fatti accaduti di interruzione dei lavori.

Maria Grazia – riguardo all’analisi dell’acqua mi sembra di aver sentito che sono state eseguito almeno due settimane fa. Io sono otto anni che raccolgo informazioni su questo argomento, e sono commossa da questa partecipazione perché cominciamo a parlarne. E’ positivo quando diverse persone riescono a lavorare insieme in questo modo scambiandosi informazioni per riuscire a far funzionare le cose.
Per come la vedo io noi ci muoviamo al fine di ottenere un risultato alle nostre richieste. Ora cominciamo ad eviscerare il problema . io allargherei questo gruppo anche ad altri partecipanti.

Alessandro – io capisco che ci siano già dati però bisognerebbe fare un gesto pubblico organizzato, riunendo la gente e facendo fare l’analisi pubblica delle acque. Se c’è l’unità mobile meglio. Proporrei anche di fare terrorismo ambientale pubblicando delle foto di vari punti del fiume per una testimonianza del fenomeno. Poi ci dividiamo il costo delle analisi. Tra gli attori coinvolti c’ è la provincia di milano, oltre ai consorzi della bonifica , e ognuno di questi conosce lo stato delle acque e il sistema di bonifica.

Marco – io sono dell’idea che bisogna puntare in alto, io credo nella possibilità delle cose. Lo stato delle cose si può cambiare , sempre . E’ un tema che accora tutti e il sistema di comunicazione è importante per suddividere le conoscenze e le competenze. Lasciamo i riferimenti per organizzare le azion. Si può anche pensare di vedere il lambro con concessione di orti nel futuro. Ognuno metterà le proprie conoscenze e procediamo con determinazione, questo farà la differenza.