Considerato il numero di presenze si è ritenuto opportuno suddividerci in due gruppi e di seguito la relazione dei partecipanti alla discussione circa l’argomento : LAMBRO
Marco B.
Alessandro N.
Fabio
Guido
Massimo Carlino
Mariagrazia O.
Emanuela M.
In questo gruppo
si è scelto di trattare l’argomento LAMBRO –
Guido
– si tratta del fiume più inquinato d’Europa. Non si vuole
assolutamente disinquinare, tempo fa sono stati intrapresi dei lavori
per chiudere alcuni scarichi ma sono stati interrotti perché erano
finiti i materiali e non hanno più proseguito per terminarli. Se uno
si mette dove c’è la cascata si possono sentire gli effetti delle
sostanze chimiche rivenienti dagli scarichi delle lavanderie . le
analisi dell’acqua del lambro non sono mai state viste da nessuno ,
mai state rese pubbliche. Le informazioni non possono essere neppure
reperite dai canali internet.
Fabio
– io so abbastanza poco e mi interessa il tema perché lo frequento
e lo schifo è evidente solo alla vista. E’ un vero peccato perché
Milano è una città devastata dall’inquinamento. Io viaggio molto
per lavoro ma francamente le capitali europee non sono pari a Milano
come inquinamento. Io lavoro per un’azienda software e ci sono
persone che mi hanno raccontato che il lambro riusciva a cambiare
colore a causa degli scarichi aziendali posti lungo il percorso che
riversano materiale inquinante. Animali non ce ne sono tanti e nel
punto della cascata si può rivelare il sentore delle sostanze
inquinanti.
Bisogna capire a
chi spetta la gestione del fiume. Come si fa capire a livello di
analisi lo stato del fiume, ci sono interventi pianificati? O è la
solita gestione italiana per cui nessuno si occupa della materia?
L’acqua è vita e dipende da noi non possiamo distruggere tutto,
dobbiamo trovare dei modi per bloccare questo scempio.
Maria Grazia
– voi avete detto cose che mi fa piacere sentire e non ho mai
trovato nessuno con cui condividere questa tematica. E’ un
argomento che accomuna tutti. Io ho fatto un lavoro lungo su questo
argomento che poi presenterò. In questa mia ricerca ho contattato
anche i responsabili dell’arpa che hanno trovato difficoltà
nell’esercizio delle funzioni di controllo; oltre a un vigile
disponibile che mi ha raccontato : una volta erano pronti per la
verifica degli scarichi non consentiti dalla legge e sono stati
bloccati da chi aveva potere decisionale in materia
Lo scoraggiamento
di questi lavoratori che hanno subito questo comportamento non ha
consentito loro di rispondere alle richieste di chiarimento dei
cittadini.
Domenico
– una testimonianza: hanno fatto un concerto con la promessa che
avrebbero provveduto a ripulire le acque del lambro. A Monza stanno
facendo il depuratore nuovo che consente di ripulire le acque.
Alessandro
– per via del progetto che sto seguendo (recupero del mulino a
Tigullio?) ho parlato con i responsabili della rete idrica . Sono
venuto a conoscenza di un progetto che si sta cercando di realizzare
a Mercallo dove c’è un lago molto inquinato (Monate). Il progetto
prevede la realizzazione di un filtro di depurazione
(fitodepurazione),. che consente di risolvere il problema di
inquinamento favorendo nel contempo la creazione di un parco
vivibile.
Si potrebbe
risolvere il problema con questo metodo contribuendo a creare anche
un fenomeno paesaggistico che ne consenta l’utilizzo da parte dei
cittadini. Una soluzione vantaggiosa sia economicamente che
paesaggisticamente .
L’altra
possibilità è utilizzare dei sistemi ad alghe che creano biomassa
e depurazione, creando così anche una centrale a biomassa.
Sfruttando fenomeni naturali si possono ottenere risultati
soddisfacenti.
Manuela
– io mi occupo di musica ma mi piace l’ambiente l’unica cosa
che posso dire in questo momento è riferita all’episodio che si è
verificato nel 2010 con la fuoriuscita di petrolio nel lambro . In
quell’occasione e’ arrivato il wwf che ha sgrassato gli animali
coinvolti dal disastro. Io potrei risalire tramite il wwf alle
analisi chimiche delle acque per poter vedere in che stato si trova
l’acqua.Bisognerebbe riuscire a capire cosa c’è in questo fiume.
Marco
– io mi rifaccio a quello che diceva Fabio portando i bambini al
lambro. Io ho visto che c’è più conoscenza di questo problema di
quello che pensavo. Raccogliamo più dati possibili mettendoli in
comune e con Bedori cerchiamo di capire cosa si può fare per portare
questo argomento, con una certa sostanza, al CDZ. Domenica c’è un
banchetto raccolta firme per il referendum di milano deliberativo
potremmo utilizzarlo per informare circa iniziative a favore del
lambro. Mettiamo in comune le conoscenze e coordiniamoci con Patrizia
per portare avanti le nostre istanze.
Massimo
– parlo della parte di lambro che conosco dalla parte della
montagnetta dove si riversano le acque in caso di uscita dal letto
del fiume . Per quanto mi possa ricordare le acque sono di
competenza del demanio del po che ha sede a milano ; perciò
bisognerebbe chiedere resoconto al diretto interessato. Bisognerebbe
sapere se si può creare una zona depurabile o depurata. Noi dobbiamo
cercare queste cose e tramite i nostri consiglieri cerchiamo di dare
una soluzione effettiva al problema. Magari ci sono già dei comitati
sull’argomento, bisognerebbe conoscerli e provare a interagire per
avere informazioni e trovare una soluzione molto più rapida.
Guido
– primo passo da fare: dobbiamo individuare che veleni ci
sono; secondo passo: interpellare il sostituto procuratore
con denuncia . In questo modo la richiesta non viene rimbalzata e
questo interpellato, dopo attente analisi delle acque e dopo un
effettivo riscontro del problema va da chi è responsabile sulla
tratta del fiume e chiede resoconto applicando sanzioni , oltre alla
richiesta di risoluzione del problema. Vi riporto l’esperienza che
ho vissuto con la soc. Brivio che faceva bagni di decapaggio delle
barre vicino a casa mia e i fumi arrivavano alle case e dopo
segnalazione al procuratore questo è intervenuto e ha fatto
rispettare immediatamente le norme.
A San Giuliano
volevano mettere un depuratore per risolvere il loro problema.
Insieme all’analisi dell’acqua occorre raccogliere le firme per
dare corso all’iniziativa.
Fabio
– il primo passo è recuperare la documentazione a supporto, e ci
sono due canali che possiamo utilizzare, tramite l’azienda che nel
2010 ha pulito gli animali dopo lo sversamento e poi andiamo a
vedere i comitati di lavoro e anche i cinque stelle.
Oggi non ci sono
controlli e in questo modo noi dobbiamo costituire la massa critica
per evidenziare queste problematiche.
Per essere
efficaci però dobbiamo essere in grado anche di interagire con
altri partecipanti ai gruppi e quindi dobbiamo avere a disposizione
dei mezzi che ci consente ottenere questo obbiettivo.
Il lambro è un
caso che denota commistioni di poteri che hanno una potenza
incredibile, come denunciano i fatti accaduti di interruzione dei
lavori.
Maria Grazia
– riguardo all’analisi dell’acqua mi sembra di aver sentito
che sono state eseguito almeno due settimane fa. Io sono otto anni
che raccolgo informazioni su questo argomento, e sono commossa da
questa partecipazione perché cominciamo a parlarne. E’ positivo
quando diverse persone riescono a lavorare insieme in questo modo
scambiandosi informazioni per riuscire a far funzionare le cose.
Per come la vedo
io noi ci muoviamo al fine di ottenere un risultato alle nostre
richieste. Ora cominciamo ad eviscerare il problema . io allargherei
questo gruppo anche ad altri partecipanti.
Alessandro
– io capisco che ci siano già dati però bisognerebbe fare un
gesto pubblico organizzato, riunendo la gente e facendo fare
l’analisi pubblica delle acque. Se c’è l’unità mobile meglio.
Proporrei anche di fare terrorismo ambientale pubblicando delle
foto di vari punti del fiume per una testimonianza del fenomeno.
Poi ci dividiamo il costo delle analisi. Tra gli attori coinvolti
c’ è la provincia di milano, oltre ai consorzi della bonifica , e
ognuno di questi conosce lo stato delle acque e il sistema di
bonifica.
Marco
– io sono dell’idea che bisogna puntare in alto, io credo nella
possibilità delle cose. Lo stato delle cose si può cambiare ,
sempre . E’ un tema che accora tutti e il sistema di comunicazione
è importante per suddividere le conoscenze e le competenze. Lasciamo
i riferimenti per organizzare le azion. Si può anche pensare di
vedere il lambro con concessione di orti nel futuro. Ognuno metterà
le proprie conoscenze e procediamo con determinazione, questo farà
la differenza.