Tavolo di discussione - strategie politiche in vista delle elezioni
regionali in Lombardia
Intervengono in ordine:
Maurizio, Giulio, Marco, Giovanni B./M., Fabio D. L., Guido, Alex P.
(dalla metà del secondo giro di tavola in poi)
Maurizio: Sottolinea la necessità di instaurare una
commissione esaminatrice per i candidati. I candidati devono essere
opportunamente preparati e vanno giudicati dalla commissione con
appositi esami. Non devono potersi candidare “cani e porci”. I
candidati devono avere una buona dialettica.
Giulio: occorre una squadra per il governo regionale che sia
pronta in tempi rapidi su tutte le tematiche regionali. Occorre
tenere in considerazione la squadra che fa capo all'attuale
consigliere del M5S al comune di Milano Mattia Calise. Occorre anche
il fattivo contributo dei comitati milanesi oltre a quelli
dell'hinterland.
Marco: è d'accordo con Maurizio sulla necessità di
sottoporre i candidati a dei test di ammissione; ilcontrollo sui
candidati non deve limitare la possibilità di partecipazione.
Giovanni: occorre riunire quanto prima tutti i gruppi lombardi
per poter selezionare i migliori candidati. Occorre un' assemblea
pubblica con tutti i coordinatori lombardi; l'assemblea è necessaria
per vedere le persone in faccia.Chiaramente è fondamentale il
programma a supporto dei candidati; il programma deve contemplare gli
impegni del movimento nonché deve stabilire come cambiare le regole.
Fabio: è fondamentale mantenere una rappresentatività dal
basso, quindi non sono accettabili forzature o imposizioni. Sostiene
che le elezioni regionali non saranno a brevissimo e che, in questa
fase, occorre concentrarsi sulle fondamenta. Le fondamenta sono molto
importanti per un corretto proseguimento del percorso intrapreso.
Guido: Mattia Calise è impegnato al comune di Milano ed è
opportuno che porti a termine il percorso intrapreso. È opportuno
individuare i candidati migliori.
2° Giro di tavolo
Maurizio: Ma le proposte che facciamo che fine fanno?
Recentemente alcuni suoi post sono stati censurati dal sito
beppegrillo.it ; i post in questione erano in difesa di Giovanni
Favia. Mancano idee di politica estera, idee sugli extracomunitari,
sul fatto di restare in Europa oppure no e sul fatto di stare o meno
nell'euro. Un' Europa senza unità politica non ha senso. La
commissione esaminatrice dovrà anche mettere online le schede di
valutazione dei singoli candidati. Ogni candidato dovrà fare delle
proposte personali.
Giulio: se vogliamo essere veramente innovatori dobbiamo
utilizzare una squadra già rodata. Occorrono proposte concrete e
realizzabili. Dobbiamo lasciare il campo della teoria, occorre andare
al concreto. Chiaramente anche Mattia Calise, se dovesse presentarsi
alle regionali, dovrà essere sottoposto a votazione.
Marco: Occorre gente nuova. Sottolinea l'importanza di
effettuare incontri per fare networking. Auspica che si presentino
persone in gamba.
Giovanni: Sottolinea come occorra trovare dei
meccanismi/regole per far si che i problemi che tutti conosciamo
vengano effettivamente risolti dalla nuova classe dirigente (gli
“incapaci” che attualmente ci governano a tutti i livelli non
sono stati in grado di farlo). Occorre trovare dei meccanismi di
misurazione delle capacità di “concretizzazione” dei candidati,
così come di misurazione delle loro capacità dialettiche ed
espositive. E’ molto importante la squadra. Bisogna misurare gli
obiettivi e non fermarsi in superficie.
Fabio: agganciandosi al discorso di Giulio (importanza di una
squadra “già rodata”) sottolinea come per “spaccare” il
sistema occorra partire da fondamenta buone. Si ritiene un sognatore
e pone l’accento più sulle questioni di base che sulle questioni
concrete. La Lega aveva avuto un inizio simile al movimento (Fabio
l’ha seguita all’inizio) ma poi si è persa perché le fondamenta
evidentemente non erano buone. La gente in questa fase è
sensibilissima alle tematiche legate alle fondamenta e alle regole di
base, sono tutti incavolati per quanto è successo negli ultimi anni.
Relativamente al discorso di Maurizio sulla cancellazione dei post
occorre trasparenza, chi può cancellare post sul blog? Chiaramente
Giovanni Favia è stato in parte stuzzicato ma quello che ha detto
non è campato in aria. M5S non ha una struttura organizzata, la
struttura piatta non è ovviamente esente da spinte.
Pone l’accento più sulle regole di convivenza che
sull’organizzazione e sui programmi: sono alla base di tutto quello
che verrà in futuro.
Guido: Bisogna fare attenzione alle caratteristiche delle
persone. Sottolinea la necessità di un collegamento “fisico” tra
i gruppi. La selezione dei candidati deve essere fatta dai gruppi.
Occorre trasparenza totale dopo le elezioni.
3° Giro di tavolo
Maurizio: Visto che la maggior parte dei voti per M5S sono “di
protesta” (esplosione del movimento), c’è un grosso rischio di
implosione subito dopo. Non si capisce se e come vengono prese in
considerazione le proposte che arrivano da vari fronti (es. i
gruppi).
Sottolinea che non essendoci alcun tipo di organizzazione c’è un
altissima probabilità di scomparire molto velocemente (“siamo
destinati a scomparire!”). Il movimento “è un bailame!”.
Occorre un moderatore ufficiale nel blog. Ci sono situazioni
inaccettabili per un paese che si definisce civile (ad esempio gente
che dorme per strada). Bisogna recuperare risorse dagli sprechi (ad
esempio abolendo le province) per destinarle a queste situazioni.
Giulio: Sottolinea che M5S è un partito virtuale. Grazie al
Movimento possiamo parlare ed incontrarci. Nessuno può dirci nulla
su quello che decidiamo per il nostro territorio/zona. Dobbiamo
pensare in piccolo. Proposta per un gazebo.
Alex: d’accordo con quanto dice Giulio. Il gruppo deve
essere autonomo. Il quartiere è nostro. Autogestione. I gruppi
possono incontrarsi per fare coordinamento (autogestione degli
incontri). La credibilità è in aumento. La gente guida il Movimento
(ognuno vale uno)
Marco: C’è tanta voglia di fare; oltre alla protesta il M5S
sta creando qualcosa di importante dal basso. Occorre una selezione
pubblica con dei test.
Giovanni: Siamo tutti pronti a “fare”. Le elezioni
regionali sono molto vicine per il Movimento; c’è necessità di
selezione VERA (dal basso). Come contributo alle prossime riunioni
regionali (mercoledi e sabato) vede due momenti:
1) costruzione della squadra (meglio litigare prima)
2) programma.
Sottolinea come non possiamo permetterci di fallire miseramente.
Fabio: Si
aggancia alle provocazioni di Maurizio: c’è una cosa positiva in
tutto questo e sono proprio questi incontri. Sottolinea come ci siano
molti conservatori “in giro” e come sia importante far discutere
(nel senso positivo del termine) la gente piuttosto che parlare di
programma. Si dice personalmente stimolato dalla parte intellettuale
piuttosto che da quella pratica. Grillo in Sicilia dice che la gente
vuole partecipare, non importa molto a cosa, basta partecipare. Il
Movimento è un pò una scatola vuota, bisogna prima condividere le
finalità ed i principi fondanti e poi parlare di programma. Se ci
sono delle buone idee condivise allora si può andare lontano.