lunedì 22 ottobre 2012

Piola: Verbale incontro del 22 ottobre 2012


Incontro del 22 ottobre 2012 presso “Cafè de Milan”.
Tavolo di discussione - strategie politiche in vista delle elezioni regionali in Lombardia
Intervengono in ordine:
Maurizio, Giulio, Marco, Giovanni B./M., Fabio D. L., Guido, Alex P. (dalla metà del secondo giro di tavola in poi)

Maurizio: Sottolinea la necessità di instaurare una commissione esaminatrice per i candidati. I candidati devono essere opportunamente preparati e vanno giudicati dalla commissione con appositi esami. Non devono potersi candidare “cani e porci”. I candidati devono avere una buona dialettica.

Giulio: occorre una squadra per il governo regionale che sia pronta in tempi rapidi su tutte le tematiche regionali. Occorre tenere in considerazione la squadra che fa capo all'attuale consigliere del M5S al comune di Milano Mattia Calise. Occorre anche il fattivo contributo dei comitati milanesi oltre a quelli dell'hinterland.

Marco: è d'accordo con Maurizio sulla necessità di sottoporre i candidati a dei test di ammissione; ilcontrollo sui candidati non deve limitare la possibilità di partecipazione.

Giovanni: occorre riunire quanto prima tutti i gruppi lombardi per poter selezionare i migliori candidati. Occorre un' assemblea pubblica con tutti i coordinatori lombardi; l'assemblea è necessaria per vedere le persone in faccia.Chiaramente è fondamentale il programma a supporto dei candidati; il programma deve contemplare gli impegni del movimento nonché deve stabilire come cambiare le regole.

Fabio: è fondamentale mantenere una rappresentatività dal basso, quindi non sono accettabili forzature o imposizioni. Sostiene che le elezioni regionali non saranno a brevissimo e che, in questa fase, occorre concentrarsi sulle fondamenta. Le fondamenta sono molto importanti per un corretto proseguimento del percorso intrapreso.

Guido: Mattia Calise è impegnato al comune di Milano ed è opportuno che porti a termine il percorso intrapreso. È opportuno individuare i candidati migliori.


2° Giro di tavolo

Maurizio: Ma le proposte che facciamo che fine fanno? Recentemente alcuni suoi post sono stati censurati dal sito beppegrillo.it ; i post in questione erano in difesa di Giovanni Favia. Mancano idee di politica estera, idee sugli extracomunitari, sul fatto di restare in Europa oppure no e sul fatto di stare o meno nell'euro. Un' Europa senza unità politica non ha senso. La commissione esaminatrice dovrà anche mettere online le schede di valutazione dei singoli candidati. Ogni candidato dovrà fare delle proposte personali.

Giulio: se vogliamo essere veramente innovatori dobbiamo utilizzare una squadra già rodata. Occorrono proposte concrete e realizzabili. Dobbiamo lasciare il campo della teoria, occorre andare al concreto. Chiaramente anche Mattia Calise, se dovesse presentarsi alle regionali, dovrà essere sottoposto a votazione.

Marco: Occorre gente nuova. Sottolinea l'importanza di effettuare incontri per fare networking. Auspica che si presentino persone in gamba.

Giovanni: Sottolinea come occorra trovare dei meccanismi/regole per far si che i problemi che tutti conosciamo vengano effettivamente risolti dalla nuova classe dirigente (gli “incapaci” che attualmente ci governano a tutti i livelli non sono stati in grado di farlo). Occorre trovare dei meccanismi di misurazione delle capacità di “concretizzazione” dei candidati, così come di misurazione delle loro capacità dialettiche ed espositive. E’ molto importante la squadra. Bisogna misurare gli obiettivi e non fermarsi in superficie.

Fabio: agganciandosi al discorso di Giulio (importanza di una squadra “già rodata”) sottolinea come per “spaccare” il sistema occorra partire da fondamenta buone. Si ritiene un sognatore e pone l’accento più sulle questioni di base che sulle questioni concrete. La Lega aveva avuto un inizio simile al movimento (Fabio l’ha seguita all’inizio) ma poi si è persa perché le fondamenta evidentemente non erano buone. La gente in questa fase è sensibilissima alle tematiche legate alle fondamenta e alle regole di base, sono tutti incavolati per quanto è successo negli ultimi anni. Relativamente al discorso di Maurizio sulla cancellazione dei post occorre trasparenza, chi può cancellare post sul blog? Chiaramente Giovanni Favia è stato in parte stuzzicato ma quello che ha detto non è campato in aria. M5S non ha una struttura organizzata, la struttura piatta non è ovviamente esente da spinte.
Pone l’accento più sulle regole di convivenza che sull’organizzazione e sui programmi: sono alla base di tutto quello che verrà in futuro.

Guido: Bisogna fare attenzione alle caratteristiche delle persone. Sottolinea la necessità di un collegamento “fisico” tra i gruppi. La selezione dei candidati deve essere fatta dai gruppi. Occorre trasparenza totale dopo le elezioni.


3° Giro di tavolo

Maurizio: Visto che la maggior parte dei voti per M5S sono “di protesta” (esplosione del movimento), c’è un grosso rischio di implosione subito dopo. Non si capisce se e come vengono prese in considerazione le proposte che arrivano da vari fronti (es. i gruppi).
Sottolinea che non essendoci alcun tipo di organizzazione c’è un altissima probabilità di scomparire molto velocemente (“siamo destinati a scomparire!”). Il movimento “è un bailame!”. Occorre un moderatore ufficiale nel blog. Ci sono situazioni inaccettabili per un paese che si definisce civile (ad esempio gente che dorme per strada). Bisogna recuperare risorse dagli sprechi (ad esempio abolendo le province) per destinarle a queste situazioni.

Giulio: Sottolinea che M5S è un partito virtuale. Grazie al Movimento possiamo parlare ed incontrarci. Nessuno può dirci nulla su quello che decidiamo per il nostro territorio/zona. Dobbiamo pensare in piccolo. Proposta per un gazebo.

Alex: d’accordo con quanto dice Giulio. Il gruppo deve essere autonomo. Il quartiere è nostro. Autogestione. I gruppi possono incontrarsi per fare coordinamento (autogestione degli incontri). La credibilità è in aumento. La gente guida il Movimento (ognuno vale uno)

Marco: C’è tanta voglia di fare; oltre alla protesta il M5S sta creando qualcosa di importante dal basso. Occorre una selezione pubblica con dei test.

Giovanni: Siamo tutti pronti a “fare”. Le elezioni regionali sono molto vicine per il Movimento; c’è necessità di selezione VERA (dal basso). Come contributo alle prossime riunioni regionali (mercoledi e sabato) vede due momenti:
1) costruzione della squadra (meglio litigare prima)
2) programma.
Sottolinea come non possiamo permetterci di fallire miseramente.

Fabio: Si aggancia alle provocazioni di Maurizio: c’è una cosa positiva in tutto questo e sono proprio questi incontri. Sottolinea come ci siano molti conservatori “in giro” e come sia importante far discutere (nel senso positivo del termine) la gente piuttosto che parlare di programma. Si dice personalmente stimolato dalla parte intellettuale piuttosto che da quella pratica. Grillo in Sicilia dice che la gente vuole partecipare, non importa molto a cosa, basta partecipare. Il Movimento è un pò una scatola vuota, bisogna prima condividere le finalità ed i principi fondanti e poi parlare di programma. Se ci sono delle buone idee condivise allora si può andare lontano.