martedì 4 settembre 2012

Inveruno: Riunione del 4 Settembre 2012



VERBALE:
I GIRO

ALESSANDRO : Primo tema da affrontare tratta della circonvallazione che transita in zona residenziale causando problemi agli abitanti per il notevole traffico. Possibile strada alternativa.

MASSIMO: Cercare di agire sulle strutture educative (Anche ristrutturazioni) per renderle piu' accoglienti, piu' funzionali e piu' attuali visto il degrado a cui sono state lasciate. Parla in principal modo delle scuole elementari utilizzate. Palestra antidiluviana, piccola, priva di ogni benche' minima struttura anche se ci passano parecchio tempo i nostri bambini. Cercare la reintroduzione dell'educazione civica previo accordo con la presidenza.

MASSIMILIANO : Necessità di creare almeno uno spazio, una struttura che possa accogliere, assistere ed aggregare , con varie attività , i giovani (Dai 12 ai 16 anni).

MICHELE : Cercare di rinverdire il paese partendo dai luoghi che una volta erano frequentatissimi ma ora quasi totalmente inutilizzati.
Esempio lampante risulta essere la piazza del paese che alle ore 21.00 risulta completamente deserta con i Bar chiusi e nessuno in giro a piedi per una passeggiata. Cercare di ritornare ad un clima piu' consono alla realtà di paese cercando di riuscire a trasmettere alla gente serenità e sicurezza.

MARCO : Si trova d'accordo con le varie iniziative proposte in precedenza con particolare cura riservata all'educazione civico/ambientale purtroppo ormai in disuso. Per Furato, frazione di Inveruno, cercare di proporsi per attività ricreative ed educative da svolgersi in Oratorio, che attualmente non creao propone nulla. Cercare una sistemazione delle strade dissestate sempre piu' frequenti. Accenno a corsi di memorizzazione veloce.

CARLO : Visto l'attuale stato di Inveruno e sentite le varie mozioni proposte per il paese, ci si dovrebbe concentrare sull'Area Ex Belloli, area soggetta a bonifica, per proporre concretamente attività fattibili e sviluppabili in un area ex-novo visti gli spazi che di cui dispone detta zona.

MAURO : Difficoltà maggiori riscontrate sono la socializzazione e la creazione di spazi adibiti a varie attività che possano coinvolgere e stimolare la gente. Breve disamina anche sul fatto di poter far sentire il malcontento popolare anche attraverso azioni pratiche, non belligeranti ma significative come ad esempio Murales di protesta o qualsiasi altra cosa che possa attirare attenzione e far drizzare le orecchie a chi si è accomodato nei posti di comando non tenendo piu' presente che ogni sforzo va fatto per tutta la comunità e non solo per il piacere di pochi, noi per primi.

LIVIO : Analizza le risposte di tutti ponendo l'accento sul fatto che dobbiamo essere noi i primi che daranno l'esempio principalmente con fatti tangibili, con il mettere la faccia in prima persona, cercando di demandare il meno possibile e solo quando non si possa fare altrimenti.
Cercare il coinvolgimento del singolo cittadino.

II GIRO

ALESSANDRO : Problema dei cacciatori che sempre piu' vicini ai centri abitati, creano apprensioni ai genitori che sentendo spari vicini rimangono pensierosi sapendo i figli fuori a giocare, magari nelle zone limitrofi a zone frequentate da cacciatori.
L'utilizzo dei Deltaplani di Domenica sui centri abitati con pericolo di incidenti a ignari cittadini.

MASSIMO : Causa crisi di lavoro in genere, possibilità di creare una simil-lista di collocamento trattenuta dal comune o chi per esso, dove , chi rimane senza lavoro porti le proprie caratteristiche in modo che venga data priorita' nel qual caso in paese si cerchino collaboratori. Capita spesso in negozi di trovare cartelli " Cercasi aiutante per........ ". Se il negoziante avesse l'appoggio di una lista di questo tipo farebbe molta meno fatica a reperire le persone che necessitano.

CARLO : Sempre nell'ambito delle attività ricreative/associative e relazionali, necessità di individuare una location alla quale potersi appoggiare per poter sviluppare quanto proposto. Attivazione nella ricerca di cio' che serve , sempre cercando di coinvolgere la gente, e renderla partecipe del proprio futuro.

MARCO : Sostiene la proposta di Carlo, proponendo un incontro con la curia del paese(Che ha in dotazione parecchi spazi, aree e locali) per le varie proposte di attività, cercando di coinvolgere e non isolare le persone. Cercare di essere noi gli esempi da imitare per la voglia di far star bene tutta la comunità.

MASSIMILIANO : Sostiene la proposta di Carlo appoggiata da Marco. Si pone l'accento su una scelta delle attività da proporre.

MICHELE : Cerca una gestione delle idee che sono scaturite dal giro di opinioni. Cercare di accorciare le tempistiche tra il quando si propone e il quando si cerca di attuare. Preparazione di una lettera di presentazione da consegnare al prete per la necessità di ritagliarsi un luogo dove, di concerto con lui, dove portare avanti attività condivise anche dalla chiesa(E non intendo iniziative ecclesiastiche ma attività di aggregazione giovanile).

MAURO : Politica ora intesa come specchietto per le allodole fatta da tante belle parole e pochi fatti. Per contrastare questa emorragia innanzitutto cercare di creare un " GRUPPO " coeso, che sia veramente propositivo, volitivo e soprattutto unito. Possibilità e necessità di conoscersi meglio tra di noi per poter così partire con qualche cosa di diverso e non dettato da convenienze personali.


Spero che il tutto sia scritto in maniera corretta.
Ciao a tutti
Massimo


INTERVENTO SUCCESSIVO DI Luigi Dell'Arena <soundcooker@gmail.com> VIA MAIL

ha scritto:
Ciao a tutti, e grazie Massimo per la chiarezza e la sintesi del verbale da te redatto e inviato.
Provero' icon una sorta di " partecipazione postvirtuale" a illustrare alcune riflessioni sugli argomenti da voi trattati Martedì, anche se oggettivamente è abbastanza complicato e non molto produttivo, ma tant'è.
Mi scuso in anticipo per la lunghezza della mail, ma non potendo venire agli incontri non posso fare diversamente
Alessandro ha posto il problema della tangenzialina, lì è sorto una sorta di comitato verde non politico, ma in realtà è organizzato dalla Lega, il che, visto che ne condivido la totale avversione mi va benissimo, ma è bene chiarire che non è solo una operazione dettata da un semplice e limpido spirito civico, ma cela un fine politico elettorale abbastanza bieco, perche così facendo il fine principe, che è la tutela del BENE COMUNE, diviene mezzo di propaganda politica, per perseguire il fine autoreferenziato del potere decisionale, insomma i soliti giochetti dei partiti.
Il progetto della tangenzianlina risale a circa 20 anni orsono e si poneva il fine di evitare il passaggio di camion nel centro abitato, che dalla zona industriale dovevano dirigersi verso l'autostrada.
Se ci pensate bene il problema è già risolto dalla bretella di collegamento con la super strada della Malpensa, che collega benissimo la zona industriale in questione con la rete autostradale, di conseguenza non serve asfaltare altro territorio che sarebbe perso per sempre, e visto che già l'Italia produce meno beni alimentari di quanti ne vengono consumati, e questa carenza produttiva oltre alle contorte regole del mercato globale, obbliga il nostro paese ad importare materie prime con il conseguente innalzamento dei prezzi.
Forse è il caso di smettere di consumare altra preziosa terra, anche perchè poi, lo sapete ad una strada seguono costruzioni civili o industriali.
Secondo me la tangenzialina va avversata perchè è sbagliata eed è un semplice atto speculativo fatto con le tasche dei Cittadini di Inveruno e Furato.
La proposta di Massimo è condivisibile in toto anche perchè è lungimirante.
Il sistema educativo è assolutamente da riformare a partire dal senso civico.
Se possibile integrandolo con l'attività pedagogica per eccellenza, " la coltivazione e la cura di un Orto.Si potrebbe suggerire al direttore scolastico di contattare, o potremmo iniziare a farlo noi, il preside dell'istituto agrario di Villa Cortese, per aprire un sorta di sinergia didattica che avrebbe anche il pregio di avvicinare le distanze generazionali.
Per quanto riguarda le ristrutturazioni, che certamente andrebbero fatte, non si può che essere d'accordo, penso che il problema sia di ordine finanziario conseguenza di quelle che sono le priorità poste in essere dall'amministrazione, ad esempio la piazza S.Martino ha avuto la priorità rispetto all'edilizia scolastica, ma siamo sempre lì,la scuola la vedono solo i genirori, la piazza la vedono tutti, e il "caso"ha voluto che lapiazza venisse pronta in piena campagna elettrale, sono addirittura venuti I-Gnazio La Russa e Mantovani ad inaugurare la piazza.
I problemi finanziari potrebbero diventare dei falsi problemi, con un po' di sano e e antico MUTUALISMO, basta cercare, date un'occhiata qui
http://www.nikkarat.eu/?page_id=156
Tengo a prcisare che non sono comunista, anche se la mia formazione intellettuale si è coinciata a formare in quelgli ambienti, quello di Marinaleda è Socialismo libertario, è un chiaro esempio di cooperazione mutualistica, un diversa idea di mondo.
A Massimiliano rispondo che gli spazidi socializzazione son fondamentali, sia a livello individuale che collettivo, mi auguro di avere con lui la possibilità di cercare insieme delle idee percorribili
Quello che pone Michele, a mio modo di vedere ha molto a che vedere con le brutte abitudini che tanto hanno contaminato diverse persone.
Le cause sono molteplici, ne cito una per tutte
Una volta le partite di calcio c'erano solo la Domenica, venivano "illustrate da " Il calcio minuto per minuto" ( Sandro Ciotti, martellini ecc...), poi Novantesimo minuto riassumeva la giornata calcistica che veniva approfondita dalla domenica sportiva, e lì finiva.
Oggi il calcio è 365 giorni all'anno, insommma, citando jannacci " la televisiun le una granda invensiun, la gà un forsa de liun e la ta cunscia mè un cuiun".
Purtroppo non è solo il calcio ma tanto altreo di negativo, e sono in sintonia con Michele un paese vissuto è certamente più sicuro
Marco per Furato propone attività ricreative che l'oratorio non propone più, un idea potrebbero esseredei corsi di informatica per persone anziane tenutei dai giovani furatesi, sarebbe una buona sperimentazione pilota che avrebbe due effetti sociali a mio avviso dirompenti.
Il primo è la riduzione del digital divide, che darebbe accesso ad una informazione teoricamente più libera recuperando gli anziani che sono e devono essere una risorsa e non un peso.
Il secondo è un necessario riavvicinamento generazionale, che la crisi e le sciagurate scelte dei vari governi che si sono susseguitii da 30 anni a questa parte, hanno inasprito sempre di più.
Non conosco l'argomento "memorizzazione veloce", ma mi suona una cosa interessante.
Caro Carlo l'area ex Belloli, che è un un insulto a ciò che si dovrebbe chiamare urbanizzazione a misura di donne e uomini, è un capitolo assai dolente e abbastanza complesso.
Premesso che la bonifica sarà certamente necessaria, se si vuole convertire quella vasta area ad un uso quotidiano per la comunità ( comunque per qualsiasi tipo di destinazione si deciderà di conferire a quello che è oggi una luogo fatiscente), bisognerà stabilire alcuni criteri e provvedere ad alcune operazioni.
Il Comune già da tempo avrebbe potuto chiedere ed ottenere un esproprio dell'area che, badate bene ad oggi è una proprietà privata.Ottenuto l'esproprio bisognerà trovare le risorse per attuare una SERIA bonifica, non come quella dell'oasi dei pescatori luogo che ha ottenuto la classe A dopo che i valori minimi riguardanti la presenza di sostanze nocive sono stati innalzati, in barba al principio di precauzione che qualsiasi meidco serio, padre di famiglia o amministratore dovrebbero rispettare.
Ci sono però dei problemi seri.
Quando un Municipio avvia una procedura di esproprio, solitamente ottiene un risultato positivo, dopo di che entro 5 anni deve emettere una delibera di giunta che spiega cosa si farà nell'area epropriata, quando e ovviamente mettere a bilancio la spesa prevista per l'attuazione dell'opera da realizzare.Se non fa questo il proprietario si rivolge al TAR per richiedere l'annullamento dell'esproprio, che di solito ottiene, ma la cosa grave è che da quel momento in poi potrà fare ciò che vuole, senza che il comune possa porre vincoli sulla destinazione d'uso, certo non vi si potrà fare una discarica, ma come si suol dire le vie di chissachi sono infinite.
Vi voglio far notare che una cosa del genere ad Inveruno, con questa amministrazione è già successa con buona pace del parco che si doveva fare che ha lasciato il posto ad una sana e speculativa cementificazione per il bene di poche persone a discapito degli altri Cittadini ignari ed inermi!!!
Ora vi chiedo, allo stato dell'arte della finanza pubblica e degli enti locali, secondo voi il comune di Inveruno con Furato, dipone di risorse a sufficienza per prvvedere all bonifica in primis, che visto cosa si faceva nell'area in questione credo necessitino alcune centinaia di milioni di euro, e poi alla realizzazione di un parco, una piscina comunale, un auditorium o altro.
Tenete conto che l'oasi dei pescatori che il comune aveva in affitto a 500 euro al mese, è stata acquistata per un importo di 600.000 euro finanziato atteaverso un mutuo che impegnerà noi tutti ancora per i prossimi 15 anni se non ricordo male, a voi le conclusioni
Resta comunque un argomento spinoso che va affrontato.
La "disquisizione" di Mauro sulla mancanza di socializzazione, che purtroppo non ho potuto ascoltare, mi trova completamente concorde.
Vorrei però dire che oltre agli spazi sono necessari gli argomenti e gli interessi comuni, come giustamente Mauro dice.
So che in diverse città hanno iniziato con la condivisione del comune la pratica degli orti sociali, a maggior ragione credo sia un'esperienza che vada peseguita nei piccoli comuni di periferia che per fortuna ancora dispiongono di territorio verde.
La funzione di un orto sociale oltre a quelle facilmente intuibili che riguardano la qualità dei prodotti, la filiera corta, le colture a rotazione, biologiche e non intensive, salvaguardano la fertilità del terreno, il contenimento dei prezzi, è anche quella di rimettere in circolo un idea di socializzazione e condivisione.
Su questo argomento ci si dovrebbero dedicare intere giornate, è davvero molto importante.
I murales vanno bene purchè prima si chieda il permesso in comune, altrimenti ci si epone negativamente verso i cittadini oltre a rischiare inutili denunce.
Concordo con Livio il concetto di "metterci la faccia", di esporsi e prendere delle posizioni chiare e inequivocabili, mentre ritengo che la condivisione e la partecipazione anche di un singolo Cittadino vada cercata sempre e comunque, salvo casi limite che rendano impossibile la partecipazione, tipo il Cittadino in questione è un mafioso o un profondo qualunquista o altro.
Livio conosce Paolo Michelotto e di cosa si occupa
http://www.paolomichelotto.it/blog/
e Thomas Benedikter
http://www.cittadinirovereto.it/diario/tag/thomas-benedikter/
si potrebbe organizzare una serata dedicata alla Democrazia Diretta, che, credetemi avendola vissuta ne ho potuto davvero cogliere l'essenza fino in fondo.
Mi fermo altrimenti domani sono rincoglionito.
Un caro saluto
Luigi