VERBALE:
I GIRO
ALESSANDRO : Primo tema da affrontare
tratta della circonvallazione che transita in zona residenziale
causando problemi agli abitanti per il notevole traffico. Possibile
strada alternativa.
MASSIMO: Cercare di agire sulle
strutture educative (Anche ristrutturazioni) per renderle piu'
accoglienti, piu' funzionali e piu' attuali visto il degrado a cui
sono state lasciate. Parla in principal modo delle scuole elementari
utilizzate. Palestra antidiluviana, piccola, priva di ogni benche'
minima struttura anche se ci passano parecchio tempo i nostri
bambini. Cercare la reintroduzione dell'educazione civica previo
accordo con la presidenza.
MASSIMILIANO : Necessità di creare
almeno uno spazio, una struttura che possa accogliere, assistere ed
aggregare , con varie attività , i giovani (Dai 12 ai 16 anni).
MICHELE : Cercare di rinverdire il
paese partendo dai luoghi che una volta erano frequentatissimi ma ora
quasi totalmente inutilizzati.
Esempio lampante risulta essere la
piazza del paese che alle ore 21.00 risulta completamente deserta con
i Bar chiusi e nessuno in giro a piedi per una passeggiata. Cercare
di ritornare ad un clima piu' consono alla realtà di paese cercando
di riuscire a trasmettere alla gente serenità e sicurezza.
MARCO : Si trova d'accordo con le varie
iniziative proposte in precedenza con particolare cura riservata
all'educazione civico/ambientale purtroppo ormai in disuso. Per
Furato, frazione di Inveruno, cercare di proporsi per attività
ricreative ed educative da svolgersi in Oratorio, che attualmente non
creao propone nulla. Cercare una sistemazione delle strade dissestate
sempre piu' frequenti. Accenno a corsi di memorizzazione veloce.
CARLO : Visto l'attuale stato di
Inveruno e sentite le varie mozioni proposte per il paese, ci si
dovrebbe concentrare sull'Area Ex Belloli, area soggetta a bonifica,
per proporre concretamente attività fattibili e sviluppabili in un
area ex-novo visti gli spazi che di cui dispone detta zona.
MAURO : Difficoltà maggiori
riscontrate sono la socializzazione e la creazione di spazi adibiti a
varie attività che possano coinvolgere e stimolare la gente. Breve
disamina anche sul fatto di poter far sentire il malcontento popolare
anche attraverso azioni pratiche, non belligeranti ma significative
come ad esempio Murales di protesta o qualsiasi altra cosa che possa
attirare attenzione e far drizzare le orecchie a chi si è accomodato
nei posti di comando non tenendo piu' presente che ogni sforzo va
fatto per tutta la comunità e non solo per il piacere di pochi, noi
per primi.
LIVIO : Analizza le risposte di tutti
ponendo l'accento sul fatto che dobbiamo essere noi i primi che
daranno l'esempio principalmente con fatti tangibili, con il mettere
la faccia in prima persona, cercando di demandare il meno possibile e
solo quando non si possa fare altrimenti.
Cercare il coinvolgimento del singolo
cittadino.
II GIRO
ALESSANDRO : Problema dei cacciatori
che sempre piu' vicini ai centri abitati, creano apprensioni ai
genitori che sentendo spari vicini rimangono pensierosi sapendo i
figli fuori a giocare, magari nelle zone limitrofi a zone frequentate
da cacciatori.
L'utilizzo dei Deltaplani di Domenica
sui centri abitati con pericolo di incidenti a ignari cittadini.
MASSIMO : Causa crisi di lavoro in
genere, possibilità di creare una simil-lista di collocamento
trattenuta dal comune o chi per esso, dove , chi rimane senza lavoro
porti le proprie caratteristiche in modo che venga data priorita' nel
qual caso in paese si cerchino collaboratori. Capita spesso in negozi
di trovare cartelli " Cercasi aiutante per........ ". Se il
negoziante avesse l'appoggio di una lista di questo tipo farebbe
molta meno fatica a reperire le persone che necessitano.
CARLO : Sempre nell'ambito delle
attività ricreative/associative e relazionali, necessità di
individuare una location alla quale potersi appoggiare per poter
sviluppare quanto proposto. Attivazione nella ricerca di cio' che
serve , sempre cercando di coinvolgere la gente, e renderla partecipe
del proprio futuro.
MARCO : Sostiene la proposta di Carlo,
proponendo un incontro con la curia del paese(Che ha in dotazione
parecchi spazi, aree e locali) per le varie proposte di attività,
cercando di coinvolgere e non isolare le persone. Cercare di essere
noi gli esempi da imitare per la voglia di far star bene tutta la
comunità.
MASSIMILIANO : Sostiene la proposta di
Carlo appoggiata da Marco. Si pone l'accento su una scelta delle
attività da proporre.
MICHELE : Cerca una gestione delle idee
che sono scaturite dal giro di opinioni. Cercare di accorciare le
tempistiche tra il quando si propone e il quando si cerca di attuare.
Preparazione di una lettera di presentazione da consegnare al prete
per la necessità di ritagliarsi un luogo dove, di concerto con lui,
dove portare avanti attività condivise anche dalla chiesa(E non
intendo iniziative ecclesiastiche ma attività di aggregazione
giovanile).
MAURO : Politica ora intesa come
specchietto per le allodole fatta da tante belle parole e pochi
fatti. Per contrastare questa emorragia innanzitutto cercare di
creare un " GRUPPO " coeso, che sia veramente propositivo,
volitivo e soprattutto unito. Possibilità e necessità di conoscersi
meglio tra di noi per poter così partire con qualche cosa di diverso
e non dettato da convenienze personali.
Spero che il tutto sia scritto in
maniera corretta.
Ciao a tutti
Massimo
INTERVENTO SUCCESSIVO DI Luigi
Dell'Arena <soundcooker@gmail.com> VIA MAIL
ha scritto:
Ciao a tutti, e grazie Massimo per la
chiarezza e la sintesi del verbale da te redatto e inviato.
Provero' icon una sorta di "
partecipazione postvirtuale" a illustrare alcune riflessioni
sugli argomenti da voi trattati Martedì, anche se oggettivamente è
abbastanza complicato e non molto produttivo, ma tant'è.
Mi scuso in anticipo per la lunghezza
della mail, ma non potendo venire agli incontri non posso fare
diversamente
Alessandro ha posto il problema della
tangenzialina, lì è sorto una sorta di comitato verde non politico,
ma in realtà è organizzato dalla Lega, il che, visto che ne
condivido la totale avversione mi va benissimo, ma è bene chiarire
che non è solo una operazione dettata da un semplice e limpido
spirito civico, ma cela un fine politico elettorale abbastanza bieco,
perche così facendo il fine principe, che è la tutela del BENE
COMUNE, diviene mezzo di propaganda politica, per perseguire il fine
autoreferenziato del potere decisionale, insomma i soliti giochetti
dei partiti.
Il progetto della tangenzianlina risale
a circa 20 anni orsono e si poneva il fine di evitare il passaggio di
camion nel centro abitato, che dalla zona industriale dovevano
dirigersi verso l'autostrada.
Se ci pensate bene il problema è già
risolto dalla bretella di collegamento con la super strada della
Malpensa, che collega benissimo la zona industriale in questione con
la rete autostradale, di conseguenza non serve asfaltare altro
territorio che sarebbe perso per sempre, e visto che già l'Italia
produce meno beni alimentari di quanti ne vengono consumati, e questa
carenza produttiva oltre alle contorte regole del mercato globale,
obbliga il nostro paese ad importare materie prime con il conseguente
innalzamento dei prezzi.
Forse è il caso di smettere di
consumare altra preziosa terra, anche perchè poi, lo sapete ad una
strada seguono costruzioni civili o industriali.
Secondo me la tangenzialina va
avversata perchè è sbagliata eed è un semplice atto speculativo
fatto con le tasche dei Cittadini di Inveruno e Furato.
La proposta di Massimo è condivisibile
in toto anche perchè è lungimirante.
Il sistema educativo è assolutamente
da riformare a partire dal senso civico.
Se possibile integrandolo con
l'attività pedagogica per eccellenza, " la coltivazione e la
cura di un Orto.Si potrebbe suggerire al direttore scolastico di
contattare, o potremmo iniziare a farlo noi, il preside dell'istituto
agrario di Villa Cortese, per aprire un sorta di sinergia didattica
che avrebbe anche il pregio di avvicinare le distanze generazionali.
Per quanto riguarda le
ristrutturazioni, che certamente andrebbero fatte, non si può che
essere d'accordo, penso che il problema sia di ordine finanziario
conseguenza di quelle che sono le priorità poste in essere
dall'amministrazione, ad esempio la piazza S.Martino ha avuto la
priorità rispetto all'edilizia scolastica, ma siamo sempre lì,la
scuola la vedono solo i genirori, la piazza la vedono tutti, e il
"caso"ha voluto che lapiazza venisse pronta in piena
campagna elettrale, sono addirittura venuti I-Gnazio La Russa e
Mantovani ad inaugurare la piazza.
I problemi finanziari potrebbero
diventare dei falsi problemi, con un po' di sano e e antico
MUTUALISMO, basta cercare, date un'occhiata qui
http://www.nikkarat.eu/?page_id=156
Tengo a prcisare che non sono
comunista, anche se la mia formazione intellettuale si è coinciata a
formare in quelgli ambienti, quello di Marinaleda è Socialismo
libertario, è un chiaro esempio di cooperazione mutualistica, un
diversa idea di mondo.
A Massimiliano rispondo che gli spazidi
socializzazione son fondamentali, sia a livello individuale che
collettivo, mi auguro di avere con lui la possibilità di cercare
insieme delle idee percorribili
Quello che pone Michele, a mio modo di
vedere ha molto a che vedere con le brutte abitudini che tanto hanno
contaminato diverse persone.
Le cause sono molteplici, ne cito una
per tutte
Una volta le partite di calcio c'erano
solo la Domenica, venivano "illustrate da " Il calcio
minuto per minuto" ( Sandro Ciotti, martellini ecc...), poi
Novantesimo minuto riassumeva la giornata calcistica che veniva
approfondita dalla domenica sportiva, e lì finiva.
Oggi il calcio è 365 giorni all'anno,
insommma, citando jannacci " la televisiun le una granda
invensiun, la gà un forsa de liun e la ta cunscia mè un cuiun".
Purtroppo non è solo il calcio ma
tanto altreo di negativo, e sono in sintonia con Michele un paese
vissuto è certamente più sicuro
Marco per Furato propone attività
ricreative che l'oratorio non propone più, un idea potrebbero
esseredei corsi di informatica per persone anziane tenutei dai
giovani furatesi, sarebbe una buona sperimentazione pilota che
avrebbe due effetti sociali a mio avviso dirompenti.
Il primo è la riduzione del digital
divide, che darebbe accesso ad una informazione teoricamente più
libera recuperando gli anziani che sono e devono essere una risorsa e
non un peso.
Il secondo è un necessario
riavvicinamento generazionale, che la crisi e le sciagurate scelte
dei vari governi che si sono susseguitii da 30 anni a questa parte,
hanno inasprito sempre di più.
Non conosco l'argomento "memorizzazione
veloce", ma mi suona una cosa interessante.
Caro Carlo l'area ex Belloli, che è un
un insulto a ciò che si dovrebbe chiamare urbanizzazione a misura di
donne e uomini, è un capitolo assai dolente e abbastanza complesso.
Premesso che la bonifica sarà
certamente necessaria, se si vuole convertire quella vasta area ad un
uso quotidiano per la comunità ( comunque per qualsiasi tipo di
destinazione si deciderà di conferire a quello che è oggi una luogo
fatiscente), bisognerà stabilire alcuni criteri e provvedere ad
alcune operazioni.
Il Comune già da tempo avrebbe potuto
chiedere ed ottenere un esproprio dell'area che, badate bene ad oggi
è una proprietà privata.Ottenuto l'esproprio bisognerà trovare le
risorse per attuare una SERIA bonifica, non come quella dell'oasi dei
pescatori luogo che ha ottenuto la classe A dopo che i valori minimi
riguardanti la presenza di sostanze nocive sono stati innalzati, in
barba al principio di precauzione che qualsiasi meidco serio, padre
di famiglia o amministratore dovrebbero rispettare.
Ci sono però dei problemi seri.
Quando un Municipio avvia una procedura
di esproprio, solitamente ottiene un risultato positivo, dopo di che
entro 5 anni deve emettere una delibera di giunta che spiega cosa si
farà nell'area epropriata, quando e ovviamente mettere a bilancio la
spesa prevista per l'attuazione dell'opera da realizzare.Se non fa
questo il proprietario si rivolge al TAR per richiedere
l'annullamento dell'esproprio, che di solito ottiene, ma la cosa
grave è che da quel momento in poi potrà fare ciò che vuole, senza
che il comune possa porre vincoli sulla destinazione d'uso, certo non
vi si potrà fare una discarica, ma come si suol dire le vie di
chissachi sono infinite.
Vi voglio far notare che una cosa del
genere ad Inveruno, con questa amministrazione è già successa con
buona pace del parco che si doveva fare che ha lasciato il posto ad
una sana e speculativa cementificazione per il bene di poche persone
a discapito degli altri Cittadini ignari ed inermi!!!
Ora vi chiedo, allo stato dell'arte
della finanza pubblica e degli enti locali, secondo voi il comune di
Inveruno con Furato, dipone di risorse a sufficienza per prvvedere
all bonifica in primis, che visto cosa si faceva nell'area in
questione credo necessitino alcune centinaia di milioni di euro, e
poi alla realizzazione di un parco, una piscina comunale, un
auditorium o altro.
Tenete conto che l'oasi dei pescatori
che il comune aveva in affitto a 500 euro al mese, è stata
acquistata per un importo di 600.000 euro finanziato atteaverso un
mutuo che impegnerà noi tutti ancora per i prossimi 15 anni se non
ricordo male, a voi le conclusioni
Resta comunque un argomento spinoso che
va affrontato.
La "disquisizione" di Mauro
sulla mancanza di socializzazione, che purtroppo non ho potuto
ascoltare, mi trova completamente concorde.
Vorrei però dire che oltre agli spazi
sono necessari gli argomenti e gli interessi comuni, come giustamente
Mauro dice.
So che in diverse città hanno iniziato
con la condivisione del comune la pratica degli orti sociali, a
maggior ragione credo sia un'esperienza che vada peseguita nei
piccoli comuni di periferia che per fortuna ancora dispiongono di
territorio verde.
La funzione di un orto sociale oltre a
quelle facilmente intuibili che riguardano la qualità dei prodotti,
la filiera corta, le colture a rotazione, biologiche e non intensive,
salvaguardano la fertilità del terreno, il contenimento dei prezzi,
è anche quella di rimettere in circolo un idea di socializzazione e
condivisione.
Su questo argomento ci si dovrebbero
dedicare intere giornate, è davvero molto importante.
I murales vanno bene purchè prima si
chieda il permesso in comune, altrimenti ci si epone negativamente
verso i cittadini oltre a rischiare inutili denunce.
Concordo con Livio il concetto di
"metterci la faccia", di esporsi e prendere delle posizioni
chiare e inequivocabili, mentre ritengo che la condivisione e la
partecipazione anche di un singolo Cittadino vada cercata sempre e
comunque, salvo casi limite che rendano impossibile la
partecipazione, tipo il Cittadino in questione è un mafioso o un
profondo qualunquista o altro.
Livio conosce Paolo Michelotto e di
cosa si occupa
http://www.paolomichelotto.it/blog/
e Thomas Benedikter
http://www.cittadinirovereto.it/diario/tag/thomas-benedikter/
si potrebbe organizzare una serata
dedicata alla Democrazia Diretta, che, credetemi avendola vissuta ne
ho potuto davvero cogliere l'essenza fino in fondo.
Mi fermo altrimenti domani sono
rincoglionito.
Un caro saluto
Luigi