Luogo e
data : Milano 30 luglio 2012 –Pza Istria
Largo
Vulci, ore 21,30.
Presenti
: Andrea T., Giulio D., Luigi. E Fabio.
Argomento
: Ruolo della Regione e della Provincia nelle Problematiche del
Lavoro.
Interventi
:
Andrea
- Andare in Provincia e trovare un referente che ci illustri il ruolo attivo della stessa nel cercar lavoro e collocare le persone che ne fanno richiesta. Cercar di capire quali sono le linee che l’Ente segue ed i meccanismi relativi a quale sia il ruolo attivo nel supportare chi ne fa’ richiesta.
Per
esperienza diretta mi sono sempre scontrato contro il classico muro
di gomma rimbalzando da un ufficio all’altro senza ricevere alcuna
risposta adeguata. L’ impressione e sempre la stessa; molta
burocrazia e personale che non aiuta per niente e che non rispetta
manco quali siano i doveri dei posti che occupano. Generale
incompetenza.
Giulio
- Sostanzialmente Giulio dice che la Provincia e’ inutile. Chiede di recarsi in Viale Jenner e contattare l’Ufficio Stampa per chiarimenti sul loro modo di operare. Denuncia le disfunzioni reali che inibiscono e disorientano le reali funzionalita’ dell’istituzione.
Fabio
- Il suo parere e’ che il lavoro sia un problema da risolvere a livello di Governo nazionale e non periferico. Perplessita’ su competenza del Movimento ad incidere sul tema a livello nazionale, e troppo a livello comunale.
Luigi
- Necessita’ di strumenti piu’ concreti di formazione, per esempio dei Corsi Regionali e del Fondo Sociale che diano veramente sbocchi concrete non solo sulla carta come quasi sempre succede.
Andrea
- Parlando in generale Andrea denuncia il modo tutto ITALIANO di ricerca di personale in generale piu’ per CONOSCENZA e non invece di una seria e contestualizzata ricerca che segue l’ iter che dovrebbe essere VERAMENTE seguito, ovverosia contatti, serie di colloqui, requisiti richiesti, etc. etc. Denuncia anche la presenza troppo invadente e parassitaria di agenzie di lavoro interinale che AFFITTANO i lavoratori alle aziende anche per brevissimi periodi. Il risultato certo e che i lavoratori si sentono troppo strumentalizzati e reagiscono con una qualita’ del lavoro personale molto scarsa, almeno per quanto riguarda le professioni di livello piu’ basso. Il mondo del lavoro viene in realta’ bloccato da questo modo di operare dei suddetti soggetti. La necessita’ perpetualmente impellente di risolvere problemi del personale nel modo piu’ veloce possibile non lascia lo spazio per una formazione adeguata. L’ esempio tipico sono i call center. Provate a chiamarli. Divers persone nonsanno cosa rispondere a domande normali riguardo ad un certo tio di servizio etc etc.
Giulio
- Secondo Giulio, che parla per esperienza diretta, la gestione della mobilita’ da parte della Regione e troppo macchinosa in riferimento ai tempi decisionali delle commissioni che compromettono il diretto fruitore e le relative indennita’etc etc. L’ esempio tipico e’ quello del Curatore fallimentare che invia le istanze di mobilita’ alla Regione e la Commissione si ferma incredibilmente ad Agosto per le vacanze ! Riprende a settembre e l’istanza non consente di reintegrare il lavoratore. Si capisce quindi che l’Ente opera nel modo del tutto inutile a quelle che sarebbero le reali necessita’ del lavoratore. Le lobby politiche partitiche si distribuiscino e condividono abbondantemente, a seconda di un vero e proprio spoil systeme relativamente al colore politico della giunta, la torta dei finanziamenti e dell’ importante business dei Corsi. Un po’ a me, un po’ a te etc etc.
Fabio
- La proposta di Fabio e’ interessante. Propone infatti di istituire dei concorsi tra Gli Enti regionali accreditati che rilasciano i corsi. Chi da piu’ garanzie riguardo alla qualita’ e credibilita’. I requisiti principe sono quelli che garantiscono un canale certo di collegamento diretto con aziende capaci di collocare almeno una percentuale di partecipanti attraverso gare trasparenti.