giovedì 29 settembre 2011

Chiesa Rossa/Abbiategrasso: Documento finale Inquinamento


DOCUMENTO FINALE
GRUPPO ABBIATEGRASSO/DE SANCTIS

Tema: INQUINAMENTO


PARTE 1 – problematiche sentite e denunciate dal Gruppo:

  • I rifiuti solidi invadono sempre più le strade, i marciapiedi e le (poche) aree verdi del quartiere, dalle aiuole ai giardini; si fanno presente soprattutto la situazione di degrado, disordine e sporcizia del parchetto all’angolo via Isimbardi/via Medeghino e del dimenticato giardino di fronte alla scuola primaria Palmieri, in via Montegani
  • Gli escrementi animali sono diventati insostenibili e onnipresenti, in qualsiasi luogo e ora del giorno, in modo particolare tra le vie Isimbardi, Neera e Barrili; qui cattivo odore e vista sgradevole rendono spiacevole finanche il percorso da e verso le scuole di bambini e ragazzi
  • Il traffico sempre più selvaggio, il numero di auto in perenne aumento e la cattiva gestione dell’altrettanto crescente flusso di persone in movimento durante il giorno, fanno del quartiere un luogo sempre più disordinato e sporco, sia dal punto di vista dei rifiuti solidi che dell’inquinamento atmosferico e acustico: è critica soprattutto la situazione di piazza Abbiategrasso, snodo perennemente sporco e congestionato (soprattutto presso le fermate dei mezzi pubblici)
  • L’entità e le motivazioni vere dell’incalzante superamento della soglia di presenza di particolato nell’aria, e dell’inquinamento in generale restano piuttosto oscure alla popolazione, che vorrebbe saperne di più
  • Altrettanto irreperibili sembrano le informazioni circa la presenza o meno di amianto nel quartiere e della destinazione di quelle aree da cui esso è stato o sarà smantellato: ci riferiamo in modo particolare al bocciodromo in viale Missaglia e alla discarica di via Selvanesco
  • Gli uffici comunali di Zona 5, che dovrebbero rappresentare un esempio di ordine e pulizia per la popolazione, versano in realtà in una condizione di sporcizia e disorganizzazione


PARTE 2 – collegamenti con argomenti concernenti il discorso Inquinamento:

  • Prima di tutto le autorità dovrebbero preoccuparsi di educare i cittadini al rispetto dell’ambiente, sia tramite capillari campagne che li spingano, ad esempio, a trattare correttamente i rifiuti e ad utilizzare mezzi diversi dall’auto per spostarsi (o, almeno, a prenderla il meno possibile e magari in più persone), sia agendo a livello delle scuole, dove bisogna riprendere in modo serio e costante il tema dell’educazione ambientale
  • Quanto alla raccolta differenziata, potrebbe essere estremamente utile a un suo miglior andamento e beneficio il ritorno alla raccolta dell’umido: a questo scopo, si dovrebbe procedere a capire come riutilizzare gli impianti di compostaggio milanesi
  • Riguardo all’inquinamento atmosferico, per ottenere una sua graduale riduzione (nel nostro quartiere come in tutta la città) c’è completa unanimità sul fatto che si debba disincentivare all’uso dell’auto, agendo in due modi contemporaneamente: da un lato migliorando i mezzi pubblici e la viabilità ciclabile, e dall’altro tassando più pesantemente e incisivamente gli automobilisti che vogliono circolare in città.
    • Viabilità ciclabile: si fa presente come molte piste ciclabili del quartiere siano, oltre che non o mal collegate tra loro, pericolose e/o impraticabili; risulta ancora quasi del tutto inesistente in zona il servizio di bike-sharing
    • Miglioramento mezzi pubblici: oltre al fatto che le fermate di qualsiasi mezzo pubblico della nostra zona non brillino certo per pulizia, facciamo presente la situazione perennemente caotica e congestionata dello snodo di piazza Abbiategrasso, importante crocevia di numerose linee urbane e interurbane nonché di strade sempre molto trafficate, che nonostante ciò non ha nessun parcheggio predisposto per auto o bici (così che le vie confinanti diventano veri e propri parcheggi “a cielo aperto”) e nessun tipo di corsia preferenziale per le linee di autobus, risultando pertanto anche abbastanza difficile e pericolosa da attraversare
    • Tassazione automobilisti: dalla periferia sud confinante col nostro quartiere, così come da tutto l’hinterland milanese, oggi come oggi è possibile per qualsiasi automobilista entrare gratuitamente e senza problemi in città, con il solo, debole “spaventapasseri” dell’Ecopass in centro: serve una tassa più salata ed estesa ben oltre i bastioni per chi vuole entrare in città, mentre gli si deve mettere a disposizione tutto il meglio dei servizi sostitutivi dell’automobile, compreso un più efficiente ed economico car-sharing
  • Utile a decongestionare il traffico sarebbe anche una migliore distribuzione e tempistica di scatto dei semafori
  • Un altro tipo di potenziale inquinamento che ci preoccupa è quello dell’acqua che esce dai nostri rubinetti: fino a poco tempo fa si parlava di acqua milanese potabilissima, ma adesso vorremmo essere di nuovo informati al riguardo, e in modo serio e costante



PARTE 3 – soluzioni proposte dal Gruppo per rimuovere le cause dei problemi esposti nelle Parti 1 e 2:

  • E’ utile sostituire e/o affiancare ai raccoglitori di rifiuti per strada (mal posizionati, poco frequenti e in cattive condizioni) dei contenitori differenziati per la raccolta, oltre che del misto, di plastica e carta, insomma dei “trittici”. Questi dovrebbero essere posti in tutte le strade, a una certa frequenza e sempre alla stessa distanza tra loro, nonché costantemente curati e tenuti in condizioni decenti
  • E’ assolutamente necessaria una presenza più numerosa e costante della polizia locale, con vigili che girino assiduamente per le strade assicurandosi che le persone facciano un buon uso dei suddetti raccoglitori e che multino coloro che abbandonano i rifiuti per strada, compresi coloro che non raccolgono gli escrementi del proprio animale domestico o gli lasciano imbrattare un qualsiasi spazio pubblico
  • E’ altresì importante che multe serie e costanti siano affibbiate a coloro che parcheggiano la propria auto sulle piste ciclabili e nelle aree pedonali, attraversamenti compresi, per comunicare l’importanza dei diritti di ciclisti e pedoni di fronte allo “strapotere”, anche sul piano della percezione collettiva, delle automobili
  • I blocchi delle auto e le giornate di “targhe alterne” dovrebbero essere programmati con un certo anticipo, in modo da prevenire il superamento della soglia di particolato anziché cercare di riparare quando questo è già avvenuto; anche in questi casi è indispensabile un’azione più seria e capillare delle istituzioni e della polizia locale (e non), per restringere a chi ne ha davvero bisogno la possibilità di circolare e per multare chi contravviene
  • Piazza Abbiategrasso andrebbe subito munita di parcheggi per auto e bici (così come dovrebbe essere per ogni snodo importante della città) nonché di bike-sharing, in modo da agevolare chi vi arriva per fermare l’auto e immettersi in città; inoltre, se non è possibile trovare per esse una corsia/area preferenziale, le fermate delle linee interurbane che attualmente sostano ai lati di viale Missaglia nel pieno del traffico vanno eliminate, per garantire la sicurezza di pedoni e non
  • Quanto alla dislocazione dei semafori, si fanno presente in particolare le situazioni dell’attraversamento pedonale di viale Cermenate in prossimità dell’incrocio con via Isimbardi, dove l’estrema pericolosità dovuta alla quantità e velocità delle auto rende indispensabile la presenza di un semaforo, e lo stesso per lo sbocco di via Medeghino in piazza Abbiategrasso, nell’ultimo piccolo tratto che si immette di fronte al distributore di benzina; si fa notare anche lo sbocco piazza Agrippa/via Neera, dove le lunghe e spesso inutili attese farebbero preferire un semaforo a chiamata pedonale
  • Riguardo al miglioramento della viabilità ciclabile, in zona segnaliamo lo “spezzatino” della pista ciclabile in viale Missaglia nonché il tratto in fondo a via Sant’Abbondio, dove si propone una totale e immediata revisione della pista a causa del pericolo indotto dalla strada stretta e in curva
  • L’inquinamento atmosferico nella nostra città è notoriamente dovuto anche all’accensione dei riscaldamenti domestici e alle relative emissioni: si propone, anche per una migliore vivibilità di ambienti di casa, studio e lavoro, il ritorno al vecchio periodo novembre-marzo per l’accensione degli stessi
  • La popolazione ha il diritto di essere periodicamente ed efficacemente informata sui livelli di inquinamento della propria città: per quanto riguarda il nostro quartiere, proponiamo un censimento dell’amianto nonché un “bollettino” periodico (da esporre, ad esempio, nelle fermate della metro) della situazione dell’aria, sfruttando al meglio i mezzi a disposizione, come ad esempio il conta-auto in viale Cermenate; lo stesso deve valere per la potabilità dell’acqua. I cittadini devono poter sempre conoscere le cause e le possibili conseguenze dell’inquinamento del quartiere in ogni sua forma, nonché i modi possibili per ovviare
  • Gli uffici comunali di Zona 5 dovrebbero darsi al più presto una “ripulita”, in particolare per quanto riguarda gli spazi esterni, visibili e accessibili a tutti, ed essere sempre e comunque esempio di trasparenza ed efficienza anche per quanto riguarda la gestione della nettezza nel loro proprio spazio


PARTE 4 – altre indicazioni rilevanti e proposte:

  • Il Gruppo concorda sulla possibilità di intraprendere un’azione dimostrativa
in quartiere per sensibilizzare l’opinione pubblica e “allertare” le autorità, come ad esempio una “ripulita” collettiva di un qualche ambiente in particolare o il tracciamento a terra di una pista ciclabile laddove serve… Il tutto sarebbe aperto alla cittadinanza e opportunamente filmato e/o reportato
  • Emerge da alcuni componenti del Gruppo la proposta del limite di velocità per le auto in tutta la città di 30 km/h, nonché la pedonalizzazione di TUTTO il centro
  • La riduzione delle emissioni non passa solo dalla diminuzione di auto e mezzi inquinanti, ma anche dall’aumento delle emissioni “verdi”: è quindi auspicabile un incremento dell’arredo verde urbano e un risanamento e intercollegamento tra le aree già esistenti. Nel nostro quartiere, è emblematica la situazione del Parco Ticinello, potenziale meraviglioso polmone verde che, però, è ancora ben lungi dalla tanto annunciata riqualificazione
  • Si è parlato del car-sharing e della sua insufficienza allo stato attuale; in generale, è molto importante il passaggio all’elettrico, sia per quanto concerne il trasporto pubblico (elettrificazione delle linee) sia quello privato, per il quale si potrebbero ad esempio incentivare i passaggi alle auto a motore elettrico
  • Altro utile incentivo (che gioverebbe anche al mercato del lavoro e a molti altri settori) potrebbe essere quello al telelavoro, che ridurrebbe la massa di lavoratori in spostamento
  • Spingere a utilizzare i mezzi pubblici è qualcosa che passa anche da un miglioramento della loro fruibilità a tutti i livelli: la linea di bus 79, ad esempio, molto utilizzata anche da persone anziane e disabili, è spesso priva di pensiline alle fermate
  • La gestione del problema Inquinamento è strettamente correlata anche a quella dell’urbanistica: poiché è noto che molti funzionari comunali intascano onorari tanto maggiori quanto più sono grandi e costosi i rispettivi lavori effettuati, proponiamo invece che questi bonus siano tanto maggiori quanto meno dispendiosi si rivelano i lavori (a patto, naturalmente, di conservare la qualità dell’opera)
  • Quanto alla massa di rifiuti solidi, essa è senz’altro prodotta e incrementata dalla enorme mole di prodotti confezionati e incartamenti che ci “sommergono”: la politica in generale dovrebbe impegnarsi, a tal proposito, nell’impulso a un’economia più “semplice”, fatta di prodotti agroalimentari più nostrani e a minor impatto ambientale possibile. Le prime idee che ci vengono sono una tassazione più forte dei prodotti non indispensabili che provengono da fuori e un ripristino delle “case dell’acqua” e “del latte”, con liquidi sfusi e vuoto a rendere
  • E’ comune la sensazione di non essere assolutamente informati non solo sulla reale situazione dell’inquinamento, ma anche sulla destinazione e sull’effettivo impatto ambientale di talune aree cittadine: segnaliamo, nel nostro quartiere, la ex-centrale termica in via Sant’Abbondio e la ex-scuola all’angolo Montegani/Abbiategrasso.