martedì 19 giugno 2012

Sarpi: incontro del 19 giugno 2012


Milano, 19/06/2012
Riunione Gruppo Zona Paolo Sarpi
Il giorno 19 giugno, alle ore 21, si riunisce per la prima volta il gruppo di lavoro formato da: Massimiliano, Giulio, Silvia, Nadia e Anna.

Viene affrontato il tema proposto da Massimiliano: Appalti pubblici ed esecuzione lavori, risultato interessare la maggioranza dei presenti.
Prende la parola Massimiliano che, occupandosi di edilizia, ben conosce l’onerosa procedura degli appalti. Egli chiarisce come, se fosse possibile partecipare liberamente, con onesta proposta per ogni offerta a gare comunicate e pubblicizzate per tempo, non si avrebbero le dannose conseguenze che attualmente si verificano: lievitazione dei costi per la ristretta partecipazione a gare organizzate e gestite, a volte, da apposite società. Risulta pertanto necessario trovare modo di vigilare sulle procedure seguite per le gare di appalto, al fine di ottenere un notevole risparmio di soldi pubblici e un netto miglioramento della qualità dei lavori di urbanizzazione (strade, parcheggi, fognature, ecc).
Giulio dichiara di condividere l’esigenza di trasparenza, che è uno degli ideali del Movimento Cinque Stelle
e sottolinea come il richiedere la pubblicizzazione di ogni passaggio (dalle motivazioni politiche che danno avvio al bando di gara, alla stesura dei capitolati, che a volte sembrano forzatamente orientare la selezione dei partecipanti, ai tempi per la presentazione dei progetti e per l’esecuzione degli stessi) possa meglio garantire la tutela dei reali interessi dei cittadini e realizzare un sano risparmio.
Silvia si chiede e chiede al gruppo quali potrebbero essere strumenti efficaci di controllo e di verifica dell’operato dei vari soggetti implicati nei lavori. Inoltre, immagina che potrebbe essere utile prevedere la convocazione (ad esempio sul modello dei referendum svizzeri) dei cittadini coinvolti nelle varie realtà (quartiere, città, regione, ecc.) interessate dagli appalti e dai conseguenti lavori in oggetto, al fine di valutare e conseguentemente approvare o meno i lavori stessi e i vari passaggi, così da poter anche verificare l’agire dei rappresentanti politici eletti.
Nadia richiama invece l’attenzione dei presenti sulle conseguenze che le attuali procedure generano: quando si stabiliscano accordi a priori vengono meno i controlli sull’effettiva necessità dell’opera, sulla completa e corretta esecuzione della stessa, il rispetto dei tempi, ecc. Solo un’attiva collaborazione dei cittadini, l’attenzione prestata alle loro segnalazioni, un rapporto continuo con i rappresentanti eletti potrebbero garantire un significativo miglioramento delle cose.
Anna approva quanto fin qui esposto e sottolinea l’importanza del controllo dei tempi di esecuzione dei lavori perché si possano evitare i ritardi, che producono inevitabili gravosi rincari. Anche per chi omette le verifiche, che si rivelano sempre più necessarie, dovrebbe prevedersi una automatica rimozione dall’incarico.

Con il secondo giro di interventi si realizza una più approfondita analisi dei limiti e rischi connessi alla situazione in atto, condizionata anche dalla forza economica delle imprese che vengono invitate a partecipare alle gare e all’assenza di un dovere di rendicontazione verso gli elettori da parte di chi è stato da questi eletto. Solo il Movimento 5 Stelle esige dai suoi candidati la sottoscrizione di un protocollo che vincola gli eletti a dar conto del loro operato e a rispettare l’esito del giudizio. L’ideale sarebbe ottenere l’estensione di questo criterio di responsabilità e rispetto del parere dei cittadini a tutti i candidati di ogni orientamento politico. Potrebbe delinearsi così una proposta per la riforma elettorale.

A conclusione dei lavori viene toccato anche il problema della diffusione della prassi di subappalto da parte dei vincitori di gara. Se questa può risultare benefica per le piccole imprese, non in grado di sostenere la gravosità di progetti complessi, può anche creare limiti alla responsabilità di chi, vinta la gara, fraziona gli incarichi. Se si ribadisse con chiarezza che la responsabile dei lavori resta, nei confronti del committente, la prima impresa incaricata, si potrebbero ridurre i costi che ripetute ispezioni potrebbero comportare.
Alle ore 23.00 la seduta è sciolta.